Martedì nero al Granillo. Innanzitutto per la sconfitta subita dalla Reggina ad opera del Siracusa, poi per l’inaudita confusione agli ingressi della tribuna coperta, dove si sono accalcate file interminabili di spettatori costretti ad entrare a gara abbondantemente iniziata a causa dei controlli talmente accurati da oltrepassare il buon senso. Tenendo conto dello smisurato schieramento allo stadio di forze dell’ordine e steward e della scarsa affluenza, sarebbe stato addirittura possibile accompagnare ogni spettatore direttamente al suo posto creando minor disagio!
Evidentemente il turno infrasettimanale non porta bene agli amaranto, che proprio di martedì avevano subito l’altra sconfitta interna, col Cosenza. Di fatto, non c’è stata partita. Il tecnico Maurizi aveva anticipato alla vigilia della gara che la squadra non era in condizioni psico-fisiche accettabili, e in campo si è visto. Ci si aspettava che la Reggina proseguisse nel cammino di risultati utili, prima del turno di riposo, e invece, quasi a ridimensionare le timide aspettative dei tifosi, ha offerto una prestazione molle, priva di determinazione o cattiveria. E’ stato fin troppo facile per il Siracusa venirne a capo già nella prima mezz’ora, per poi limitarsi a controllarla senza alcun patema.

Primi minuti di possesso palla amaranto, con la ricerca insistente quanto infruttuosa (e pure irritante) di giocate individuali, finché da un’azione sulla fascia, mentre i giocatori di Maurizi reclamavano un inesistente fallo laterale, il pallone giungeva in area per essere scagliato a rete dall’indisturbato Bernardo. Nessun sussulto da parte reggina, ancora ospiti vicini al raddoppio, arrivato poco dopo la mezz’ora al termine di un incredibile contropiede sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Gli amaranto hanno continuato a fare da spettatori, mentre il Siracusa ha avuto altre occasioni per triplicare. L’unico segnale di esistenza in vita, un tiro di De Francesco sul finire del primo tempo. La ripresa è iniziata con una parvenza di reazione reggina, durata appena un quarto d’ora, spentasi poi sui piedi di un difensore ospite che ha fermato sulla linea a portiere battuto una radente punizione calciata da Bianchimano. Allo scadere, altre due favorevoli opportunità per gli aretusei di arrotondare il risultato. L’emblema della negativa serata c’è stato dopo il fischio finale, quando i giocatori amaranto si sono inopportunamente rivolti per un saluto simbolico verso la Curva Sud, vuota per la squalifica conseguente ai beceri episodi durante la gara col Catania: da una squadra, per una volta inesistente, ai tifosi inesistenti.

REGGINA – SIRACUSA 0-2
Marcatori: 21’ pt Bernardo, 31’ Liotti

REGGINA: Cucchietti; Pasqualoni (Tazza), Di Filippo, Gatti, Solerio; Garufi (Mezavilla), De Francesco, Porcino (Bezziccheri); Di Livio (Sparacello); Tulissi, Bianchimano. All.: Maurizi
SIRACUSA: Tomei; Magnani, Turati, De Vito; Mangiacasale (Sandomenico), Giordano (Toscano), Catania (Scardina), Spinelli, Liotti, Spinelli, Mancino, Bernardo (Mazzocchi) All.: Bianco
Arb.: Garofalo (Della Vecchia -Abagnara)

Alcune immagini della gara

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