(immagini di Valentina Giannettoni)

A calciomercato concluso, Massimo Taibi ha incontrato i giornalisti in conferenza stampa al ‘Granillo’. Ad introdurlo il presidente Praticò che, nel ringraziare il DS amaranto per il buon lavoro svolto, ha tracciato in breve l’operato della società “impegnata ad operare bene, per far sì che venga vista in modo positivo all’esterno”. Taibi, apprezzando la presenza di Praticò e sottolineando che “mi  ha messo in condizione di lavorare in questa piazza”, ha messo in evidenza il lavoro sin qui svolto e basato sui dettami societari “per riportare quell’entusiasmo che rischiava di scemare”.

L’arrivo a Reggio

“Quando sono arrivato – ha dichiarato – la società mi ha chiesto di lavorare in un certo modo tenendo presente che bisogna crescere senza fare follie“. Dopo il rinnovo di Marino, ha continuato, “abbiamo messo dentro 24 giocatori, chiedendo alla proprietà un piccolo sacrificio, in modo che arrivassero tre calciatori con un po’ di esperienza per cercare di arrivare in una posizione di classifica che ci consenta la disputa di qualche partita in più rispetto al campionato”. “Ho condiviso tutto il mercato e le scelte insieme all’allenatore – ha puntualizzato – per una squadra più equilibrata e forte e per potercela giocare con tutti “.

 Gli aspetti che hanno consentito la composizione dell’attuale rosa e caratterizzato il calciomercato

“Se non fossi riuscito a trovare il momento giusto –  ha continuato Taibi – sarebbe stato difficile portare Sandomenico a Reggio, perché a luglio avrebbe avuto un costo troppo elevato“. “Zibert è stato tra i primi che ho chiesto, ma la cifra non era accessibile. Ci mancava un mancino strutturato in difesa ed abbiamo sfruttato l’occasione per mettere dentro Solini alle nostre condizioni”. “Tutti quelli che abbiamo immaginato sono arrivati; siamo stati alle costole anche di Salandria, Viola e Petermann. Tutti questi arrivi mi hanno riempito d’orgoglio”.                                                               .

I calciatori accostati alla Reggina e poi sfumati

La conferenza in sala stampa è poi scivolata sui nomi di quei calciatori che, seppur accostati alla Reggina, hanno scelto diversamente: ”Hanno perso loro, non noi – ha proseguito Taibi nel suo excursus – alcuni avevano pretese economiche che non si addicevano al nostro programma”.

Cucchietti e Bianchi

“Per quanto riguarda Cucchietti, ci ho parlato: dicevano che doveva andare in Serie B. Il suo procuratore mi ha detto di puntare su un altro. Credevo in questo progetto, sono al corrente dell’affetto che nutre per Reggio e pensavo potesse essere una pedina fondamentale. Non voleva venire in C, l’ho visto tre o quattro volte, era combattuto. Non abbiamo mai parlato della questione economica, ma solo del progetto. Non se l’è sentita di scendere di categoria “.

Altri contatti di mercato e quel colpo mancato

Il DS amaranto si è così espresso a 360°: “Ho contattato Montini e Sforzini, ma avevo una scelta da fare. Avevo bloccato un mese prima il ragazzo dell’Ascoli, che Vivarini non voleva lasciare andare. Non sono riuscito a fare il colpo perché le cifre sono alte”.

La Coppa Italia e Confente

“Ci è dispiaciuto uscire dalla Coppa Italia perché con la Vibonese non siamo riusciti a giocarcela. Il campo ci ha un po’ penalizzati”. “Per quanto riguarda il secondo gol, non è stata colpa del nostro portiere, lui deve stare lì. Forse doveva intuire un secondo prima che avrebbe tirato, ma non era facile”.

Franchini e Bonetto

Franchini ha una gamba incredibile. Bonetto lo avete visto per la prima volta, come interno spacca”.

La squadra e la sua duttilità

“Col mister abbiamo creato una squadra duttile. Può giocare col 4-3-3. Con la Vibonese ha mostrato duttilità, passando al 4-2-4 –  ha tenuto a precisare Taibi – ha attaccamento alla maglia, sta crescendo a vista d’occhio, anche se i risultati vengono determinati dagli episodi. Ha voglia di costruire per riportare la gente allo stadio, domenica dopo domenica“.

La Curva Sud ed il contatto con la città

Taibi si è poi detto contento del ritorno del tifo organizzato: la Curva Sud sente di nuovo l’esigenza di sostenere la società e la squadra in particolare, una certezza avvalorata dal fatto che “la gente è contenta di quel che abbiamo fatto“ ha dichiarato con grande soddisfazione.

 

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