Dogmanarraffatutto in questa 64esima edizione dei David di Donatello, la cerimonia degli Oscar del cinema nostrano trasmessa nella serata di ieri su Rai Uno e magistralmente condotta da Carlo Conti. Il film-rivelazione di Matteo Garrone porta a casa ben 8 statuette su 14 nomination totali – tra le quali si annoverano il riconoscimento come Miglior Film, Migliore Regia e Miglior Attore Non Protagonista ad Edoardo Pesce. Soddisfazione anche per l’altra super favorita della vigilia, “Chiamami con il tuo nome“: la delicata pellicola di Luca Guadagnino (tratta dall’omonimo romanzo di André Aciman) porta a casa il David come Miglior Sceneggiatura Non Originale grazie al sapiente lavoro del cineasta in partnership con Walter Fasano e James Ivory.

Nel ricordo di Cucchi

I David di Donatello 2019 verranno ricordati con emozione grazie alla performance di Alessandro Borghi, vincitore a mani basse della statuetta come Miglior Attore Protagonista per la sua pregnante interpretazione di Stefano Cucchi nella pellicola “Sulla mia pelle” di Alessio Cremonini. “Questo premio è di Stefano Cucchi – ha dichiarato l’interprete, visibilmente emozionato – E’ un premio che voglio dedicare agli esseri umani e all’importanza di essere considerati tali a prescindere da tutto. Grazie davvero alle persone che mi arricchiscono e alla mia famiglia, questo film è stato complicato e loro ne hanno pagato le conseguenze”, ha concluso Borghi, che ha ricevuto l’ambito riconoscimento dalla splendida Uma Thurman, a sua volta insignita di un David Speciale. L’indimenticabile sposa della saga tarantiniana “Kill Bill” non è stata l’unica personalità di spicco nella Settima Arte ad essere stata premiata fuori concorso. Altri David Speciali, infatti, sono stati assegnati alla scenografa da Oscar Francesca Lo Schiavo, al re dell’horror Dario Argento (“La prima volta in quarant’anni di cinema” ha sottolineato il regista, non senza qualche polemica) e al regista di “Dumbo” Tim Burton. Il visionario cineasta ha ricevuto il trofeo direttamente dalle mani dell’istrionico Benigni proprio alla vigilia dell’uscita del suo riadattamento del lungometraggio Disney nelle sale italiane. “E’ un onore essere qui. Non sono italiano, ma è come se avessi una grande famiglia italiana” ha dichiarato un emozionato Burton al momento della consegna.

David dello Spettatore

Numerosi sono stati i momenti commoventi vissuti nel corso di questa 64esima edizione dei David di Donatello, celebrati nel ricordo di grandi personalità del cinema tricolore scomparse nel corso dello scorso anno, come Carlo Vanzina e Bernardo Bertolucci. Ricco di pathos è stato anche il momento della consegna della statuetta ad Elena Sofia Ricci come Miglior Attrice Protagonista. Encomiabile per la Giuria l’interpretazione della protagonista di “Che Dio ci aiuti” nella pellicola di Paolo Sorrentino “Loro“. “Dedico il premio alle mie figlie – ha dichiarato l’attrice, dopo i ringraziamenti di rito a regista e cast della pellicola – auguro loro di poter vivere della loro passione”. La Ricci è stata premiata da Raoul Bova.
La grande novità dell’edizione appena trascorsa dei David di Donatello è stata la consegna del David dello Spettatore, un riconoscimento andato al film che ha totalizzato il maggior numero di presenze di spettatori (e non il maggior incasso) calcolato entro la fine di febbraio. L’inedito riconoscimento è andato al film di Gabriele Muccino “A casa tutti bene“, con un milione e 430mila spettatori nelle sale italiane.

David di Donatello: l’elenco completo dei vincitori.
Miglior film: “Dogman” di Matteo Garrone
Miglior regia: Matteo Garrone per “Dogman”
Migliore attrice protagonista: Elena Sofia Ricci per “Loro”
Miglior attore protagonista: Alessandro Borghi per “Sulla mia pelle”
Migliore attrice non protagonista: Marina Gonfalone per “Il vizio della speranza”
Migliore attore non protagonista: Edoardo Pesce per “Dogman”
Migliore sceneggiatura originale: Matteo Garrone, Massimo Gaudioso e Ugo Chiti per “Dogman”
Migliore sceneggiatura non originale: Luca Guadagnino, Walter Fasano e James Ivory per “Chiamami col tuo nome”
Migliore regista esordiente: Alessio Cremonini per “Sulla mia pelle”
Migliore autore della fotografia: Nicolaj Bruel per “Dogman”
Migliore costumista: Ursula Patzak per “Capri-Revolution”
Migliore musicista: Sascha Ring e Philipp Thimm per “Capri-Revolution”
Migliore scenografo: Dimitri Capuani per “Dogman”
Miglior documentario: Nanni Moretti per “Santiago, Italia”
Migliore acconciatore: Aldo Signoretti per “Loro”
Migliore truccatore: per Dalia Colli e Lorenzo Tamburini per “Dogman”
Migliore canzone originale: “Mistery of Love”, musica, testo e interpretazione di Sufjan Stevens per “Chiamami col tuo nome”
Migliore montatore: Marco Spoletini per “Dogman”
Migliore produttore: Cinema Undici e Lucky Red per “Sulla mia pelle”
Miglior cortometraggio: Alessandro Di Gregorio per “Frontiera”
Migliori effetti visibili: Victor Perez per “Il ragazzo invisibile – Seconda generazione”
Miglior suono: Maricetta Lombardo, Alessandro Molaioli, Davide Favargiotti, Mauro Eusepi, Mirko Perri e Michele Mazzucco per “Dogman”
Miglior film straniero: “Roma” di Alfonso Cuarón
David Giovani: Alessio Cremonini per “Sulla mia pelle”
David dello Spettatore: “A Casa tutti bene” di Gabriele Muccino;
David alla carriera: Tim Burton
David Speciale: Uma Thurman
David Speciale: Dario Argento
David speciale: Francesca Lo Schiavo