(Immagini di Valentina Giannettoni)

E’ notizia di questa sera: Roberto Cevoli tornerà in riva allo Stretto ad allenare la Reggina. Massimo Drago, dopo la bruciante figuraccia di oggi contro la Sicula Leonzio, è stato ufficialmente esonerato dal presidente Luca Gallo. Sollevati dai loro incarichi anche l’allenatore in seconda Giuseppe Galluzzo, il preparatore atletico Andrea Nocera e il match analyst Jacopo Drago.
La decisione presa dalla società è stata preceduta, oltre che dalla deludente gara, da diverse ore di ufficioso silenzio stampa che ha rischiato di far saltare i nervi ai diversi cronisti riunitisi nella sala stampa del “Granillo” per il consueto dopo-partita, i quali per alcune ore sono stati letteralmente tenuti all’oscuro di tutto mentre il team societario era in riunione per risolvere l’annosa questione. Dunque, arrivederci e grazie Mister Drago e bentornato mister Cevoli.

La partita

Chi oggi ha avuto la sventura di assistere all’incontro con i siciliani di Lentini non è certo rimasto sorpreso dall’esonero di Drago. Dopo la batosta di Rieti, si sperava in qualche nuova organizzazione della rosa e in una maggiore preparazione dei giocatori. Ma così non è stato, perché quella vista oggi dai circa 7.000 e passa tifosi reggini accomodati sugli spalti è stata una gara partita bene che si è afflosciata ed accartocciata su sè stessa man mano che si procedeva verso la fine. E dire che l’inizio è stato pure commovente: al momento del loro ingresso in campo, i calciatori amaranto e quelli bianconeri (orfani però del sostegno dei loro supporters, dato che il settore ospiti era completamente vuoto) hanno osservato un minuto di silenzio per commemorare le vittime del disastroso terremoto dell’Aquila di dieci anni fa. Il momento più struggente è arrivato dopo: Gigi Miseferi e la sorella di Giacomo Battaglia hanno ricevuto dalle mani del presidente Gallo una maglietta amaranto speciale con impresso il nome del comico e cabarettista reggino scomparso lo scorso 1 aprile, per poi dirigersi verso la Curva Sud ricevendone gli applausi e l’abbraccio simbolico in ricordo dell’indimenticabile amico e congiunto, sempre in prima linea per sostenere la Reggina. Dopo questa (bella) parentesi, però, il fischio d’inizio ha aperto le danze della disfatta. Gli amaranto si sono immediatamente lanciati dietro la palla riuscendo a disegnare ottimi passaggi e cross, ma la Sicula Leonzio, evidentemente sottovalutata, si è dimostrata aggressiva e dotata di un amalgama che, onestamente, dopo diverse gare continua a rimanere uno sconosciuto in casa Reggina.
La squadra di casa si è dimostrata, ancora una volta, lenta, moscia, priva di idee, nulla e chi più ne ha, più ne metta: anzi, complice forse anche un certo egoismo personale, gli unici calciatori calabresi visti effettivamente giocare con una vera energia sono stati solo Bellomo, Strambelli, Baclet e Kirwan (ed è per tale motivo che nella gallery fotografica di questo articolo si notano soprattutto loro, anzi chiediamo scusa ai lettori per le immagini un po’ ripetitive) con qualche bella incursione tenace di Conson e Marino. Abbiamo semplicemente visto tutti i limiti cui la Reggina sembra averci ormai abituati: papere, insicurezze, tentennamenti e giocatori in generale molto scoordinati, che infatti permettono al bianco nero Marano di segnare il vantaggio della Sicula Leonzio al 29′ del primo tempo, un gol sicuramente evitabile. Nel secondo tempo, gli amaranto cercano stancamente perlomeno di pareggiare, ma niente: due possibili rigori per la Reggina non vengono neppure concepiti dall’arbitro (e diventano tre contandone anche un altro accaduto nel primo tempo), i giocatori, sempre più nervosi (al punto da incassare qualche ammonizione), provano negli ultimi quarti d’ora a trovare una complicità che non c’è mai stata e neppure il tardivo ingresso in campo (negli ultimi dieci minuti) di Tulissi e Sandomenico può fare molto contro la squadra siciliana, molto più equilibrata ed attenta nei passaggi rispetto agli amaranto. Mister Drago, malgrado gli sforzi, non è riuscito a compiere il miracolo; ci auguriamo quindi che il ritorno di Roberto Cevoli serva davvero a qualcosa perché i play off sembrano ormai un sogno da coltivare per l’anno prossimo. Intanto, la Reggina è matematicamente salva grazie alla Cavese (sua avversaria nel prossimo turno), che oggi ha perso in trasferta contro il Potenza.

Reggina – Sicula Leonzio 0-1 (marcatore: 29′ Marano)

REGGINA: 22 Confente; 2 Conson; 4 Salandria; 5 De Falco; 8 Zibert (45′ Franchini); 14 Marino (69′ Tulissi); 25 Gasparetto; 26 Kirwan; 27 Baclet (54′ Martiniello); 29 Strambelli; 30 Bellomo (78′ Sandomenico) All.: Massimo Drago

SICULA LEONZIO: 1 Pane; 3 Squillace; 5 Laezza; 8 Esposito (56′ Gammone); 11 Russo (72′ Petta); 15 Ferrini; 16 De Rossi; 25 Marano; 26 Miracoli; 27 D’Angelo; 29 Megelaitis All.: Vincenzo Torrente

Arbitro: Claudio Panettella di Bari