Un derby di ben altra categoria ( il 57°) quello tra Reggina e Catania, che ha infiammato il pubblico in massiccia presenza sugli spalti di un Granillo divenuto ormai un fortino, rispondendo presente all’appuntamento con una delle grandi squadre classiche del Sud.

Le scelte di  Toscano

Complice l’indisponibilità di Bertoncini, Toscano conferma Blondett al centro del terzetto difensivo alle spalle di Guarna, con Loiacono e Rossi. Sugli esterni Garufo e Bresciani, dentro dal primo minuto Bellomo al posto di Sounas. Nel ruolo di play, De Rose mentre Salandria e De Francesco si accomodano in panchina, con il rientrante German Denis. A comporre la coppia d’attacco il duo Corazza-Reginaldo, per una sfida che sarebbe potuta valere il primato in classifica se la Ternana non avesse fatto risultato pieno a Francavilla (1-2), mentre il Catanzaro, ospite del Granillo tra due settimane, ha ceduto le armi in quel di Caserta (2-1).

La gara

L’analisi del match passa anche e meritatamente dal calore di un Granillo e di una Sud “ sold out”, che ha sospinto incessantemente l’ undici amaranto alla conquista dell’intera posta in palio contro una delle “rivali storiche”. La Reggina non sbaglia e chiude anche la pratica Catania con un gol di Corazza – il più pericoloso in attacco tra gli amaranto, letale sottoporta – al 2’ della prima frazione di gioco; ma si sarebbe potuto chiudere benissimo con il doppio vantaggio amaranto se il poco attento fischietto di turno, il sig. Meraviglia di Pistoia, non all’altezza del match, non avesse annullato sempre a Corazza la seconda rete. Non fosse stato per l’ennesimo torto arbitrale subito, uno dei tanti della gara, gli amaranto avrebbero potuto benissimo chiudere se il portiere etneo Furlan non avesse tenuto in piedi la sua squadra con interventi decisivi, prima su un altro tentativo da pochi metri di Bianchi, poi su una conclusione al volo di Corazza.
Nella prima parte della ripresa, gli amaranto rifiatano – tre partite in una settimana si fanno sentire – e gli ospiti, alzando il baricentro, concedono spazi ai padroni di casa, che con Rivas, entrato al posto di Reginaldo e con Bellomo, mancano per due volte il meritato raddoppio. La sfida con gli etnei (col settore ospiti chiuso) ha messo in evidenza le potenzialità e le ambizioni della squadra amaranto, che collezionano la quarta vittoria stagionale consecutiva di questo primo scorcio di campionato tra le mura amiche contro una diretta concorrente al salto di categoria. E’ un segnale preciso per il prosieguo della stagione: tra le big c’è la Reggina. Che la squadra abbia ancora ampie potenzialità di crescita, lo si è capito da questo primo tratto di strada percorso, che ne ha esaltato le qualità e le capacità di un grintoso Mimmo Toscano (ammonito)  che sta dimostrando tutta la sua sagacia nel preparare e leggere le partite. E’ stata la verifica più importante rispetto alle precedenti gare, che ha evidenziato ancora una volta la grande forza di questo gruppo.
Se la Reggina ha dimostrato di meritare la posizione che occupa in classifica, lo deve allo spirito di abnegazione, lavoro e impegno, tutti fattori che anche contro il Catania sono emersi nella loro totalità. Un meritatissimo secondo posto in classifica per la squadra del presidente Gallo, unica del girone meridionale a mantenere l’imbattibilità da inizio stagione.
Quindici punti in 7 partite sono niente male, considerando che la quarta vittoria casalinga consecutiva ha l’ulteriore merito di far sì che la compagine reggina si possa presentare al mese di Ottobre che incombe con una condizione psicofisica ottimale per affrontare già domenica prossima al Marcello Torre la Paganese.