Ogni pubblicità è buona pubblicità“, recita un detto. Potrebbe aver preso spunto da un claim dal significato piuttosto controverso il sindaco leghista della città di Biella Claudio Corradino quando, in controtendenza persino rispetto al suo collega di partito in forza al Comune di Ferrara, ha rigettato la proposta mossa da due liste civiche del comune piemontese di conferire la cittadinanza onoraria a Liliana Segre, Senatrice a Vita della nostra Repubblica, “famosa” suo malgrado per essere una testimonianza vivente della crudeltà dell’Olocausto.
Scelta che il Primo Cittadino biellese aveva motivato con l’intento, discutibile ma comunque accettabile, di non strumentalizzare tale gesto: nelle ultime settimane, infatti, la Segre è stata vittima di episodi di razzismo così importanti da richiedere per la Senatrice il ricorso alla scorta (quest’ultima revocata, incredibile ma vero, al capitano Ultimo: ma questa è un’altra storia). Nonostante la gravità di questi episodi, Corradino ha scelto di dissociarsi dall’ondata di solidarietà (o buonismo?) riservata alla donna vittima della Shoah, ritenendo un’azione del genere “Avvilente nei suoi stessi confronti – come dichiarato dal Capogruppo Lega Alessio ErcoliBiella lo sta facendo solo sull’inutile onda del consenso“.
La vicenda avrebbe potuto trovare in questa decisione controcorrente la sua degna conclusione. Invece no. Con una contromossa degna di un abile giocatore di scacchi, il Sindaco leghista ha deciso di onorare del privilegio di cittadino onorario di Biella nientemeno che lo storico timoniere di “Striscia la Notizia” Ezio Greggio. “Il sindaco di Biella Claudio Corradino e la sua giunta conferiranno sabato 23 novembre la cittadinanza onoraria al conduttore tv Ezio Greggio – si legge in una delibera – per la popolarità televisiva come conduttore, giornalista, attore e regista; per il suo costante impegno attraverso l’associazione ‘Ezio Greggio per i bambini prematuri’; per aver contribuito a diffondere in Italia e nel mondo il nome di Biella“. Un riconoscimento senza dubbio meritato per l’anchorman satirico piemontese, ma che arriva in un momento delicato, appena qualche giorno dopo al “no” alla cittadinanza onoraria per la Segre.
Il pessimo tempismo del Sindaco Corradino non è sfuggito ai suoi avversari politici, che non ci hanno pensato due volte a contestare la decisione dell’uomo.Paolo Furia, Segretario Regionale PD, ha così commentato l’accaduto su Facebook: “Non c’è nulla di male in un titolo di onorificenza a Greggio, ma la tempistica è da brivido. Farlo esattamente la settimana dopo aver bocciato la richiesta di dare quel titolo alla Segre è una ridicola provocazione“. Alle parole del politico dem fanno eco quelle ancora più dure di Lucia Azzolina, Sottosegretario all’Istruzione in forza al M5S: “Incredibile – insorge la donna – Il sindaco di Biella nega la cittadinanza a Liliana Segre, sopravvissuta all’Olocausto, ma non esita a darla, in pompa magna, con festante annuncio sul sito istituzionale, a Ezio Greggio. Senza nulla togliere al noto conduttore tv, che certamente sa fare il suo lavoro, che ha contribuito a diffondere il nome di Biella, come rileva il sindaco, ed è anche impegnato nel sociale, si fa fatica a capire perché a lui sì e alla Segre no. Il senso delle istituzioni avrebbe imposto altre scelte“.
Non è chiaro sapere se i due eventi – la mancata onorificenza alla Segre e la cittadinanza onoraria annunciata per Ezio Greggio – siano realmente correlati, ma nel dubbio la polemica fumantina è stata servita agli albori della cronaca. Una polemica, però, sedata con signorilità proprio dal signor Ezio Greggio, che imprime ai discordanti una lezione di stile rifiutando con educata fermezza la cittadinanza. Le sue dichiarazioni spengono l’inutile incendio politico e mettono (forse) la parola “fine” alla querelle. “Il mio rispetto nei confronti della senatrice Liliana Segre, per tutto ciò che rappresenta, per la storia, i ricordi e il valore della memoria, mi spingono a fare un passo indietro e non poter accettare questa onorificenza che il Comune di Biella aveva pensato per me – spiega il conduttore il cui pensiero volge, inevitabilmente, all’adorato padre Nereo, scomparso l’anno scorso – Non è una scelta contro nessuno, ma una scelta a favore di qualcuno, anche per coerenza e rispetto a quelli che sono i miei valori, la storia della mia famiglia e a mio padre che ha trascorso diversi anni nei campi di concentramento“.
Soldato in Grecia durante la Seconda Guerra Mondiale, si rifiutò di tornare in Italia per combattere contro i partigiani, tra i quali c’erano i suoi parenti. E fu internato per oltre tre anni in un campo di concentramento in Germania“, ricorda commosso Ezio Greggio, il cui legame indissolubile con colui che su piccolo schermo chiamava affettuosamente “Nereus” è noto ad amici, fan, colleghi. Al Sindaco biellese, risentito per tutto il clamore suscitato dalla vicenda e per il secco rifiuto del “biellese doc” Greggio, non resta che chiosare con una replica piccata. “Ho appreso con dispiacere la notizia della rinuncia di Greggio al conferimento della cittadinanza onoraria – dichiara Claudio CorradinoQuesta strumentalizzazione, costruita ad arte e di proposito politicamente, non porta del bene alla città. Accettiamo la decisione e va bene così – conclude il Primo Cittadino – l’unico errore che ha fatto l’Amministrazione forse è stato quello di non far comprendere appieno che il conferimento a Greggio rispetto alla mozione riferita alla senatrice Segre sono due eventi completamente separati l’uno dall’altro“. Caso chiuso, pessima pubblicità servita.