L’epidemia da Covid-19 sta mettendo in ginocchio non solo il nostro sistema sanitario, ma anche la nostra economia penalizzando in particolare alcuni settori della produzione, quale quello estetico. La ripresa, lenta e graduale, avverrà ufficialmente a partire dal 4 maggio (salvo diverse disposizioni del Governo); gli operatori dell’estetica e del wellness saranno probabilmente tra le ultime attività ad alzare le saracinesche, con disastrose perdite economiche per i lavoratori ed antiestetiche conseguenze per noi comuni mortali, alle prese con ricrescite capillari “assassine” e chiome dalla tenuta indomabile.
Il fai-da-te potrebbe essere la soluzione per sfoggiare, alla fine dell’interminabile quarantena, lunghezze impeccabili? Lo abbiamo chiesto a Sara Pane, aspirante hairstylist calabrese in procinto (a quarantena ultimata) di terminare con profitto il suo percorso teorico-pratico presso la scuola APPE (Acconciatori, Estetiste e Tatuatori, che vanta una ventennale esperienza nel campo della formazione di operatori estetici) sita a Lamezia Terme (CZ).  Trentacinque anni, residente a Decollatura (CZ) e madre di una bambina, Sara comprende sin da subito che prendersi cura della testa delle sue clienti non è solo una professione, ma la sua passione.
Una motivazione fortissima che sta spingendo la giovane donna a completare i suoi studi al fine di ottenere l’attestato di hairstylist. Il sogno? Quello di aprire un salone tutto suo dove poter offrire competenza e gentilezza, due doti preziosissime ed innate che caratterizzano il suo lavoro. L’impegno costante, i continui corsi di aggiornamento, la sete di conoscenza e la curiosità fanno di Sara una studentessa modello e, ne siamo certi, una futura hairstylist a 360 gradi. Prima di iniziare questa intervista, Sara Pane c’ha tenuto a ringraziare l’efficiente staff dell’APPE, a partire dal direttore della struttura Franco Calidonna, nonché i professori A. Talarico, P. Rumoro, P. Cerra e P. Gallo per “Gli insegnamenti dati e la grande etica professionale con cui lavorano e che instillano in noi studenti”.

Cominciamo questa chiacchierata dando qualche piccolo consiglio per gestire le nostre chiome in tempo di Corona Virus. Quali sono i prodotti e gli accessori che si possono acquistare anche al supermercato e che non devono mai mancare nelle nostre case?

Non potendo avere accesso a prodotti professionali dai nostri parrucchieri di fiducia, sicuramente non possono mancare per l’uso quotidiano gli shampoo, le maschere e i districanti specifici per ogni tipologia di capelli, acquistabili anche nei supermercati. Ad esempio, in caso di capelli trattati e/o colorati bisognerà scegliere shampoo e maschera specifici, concludendo il trattamento con una goccia di olio di Argan sulle punte, perché i capelli colorati e/o trattati chimicamente tendono spesso ad essere secchi e disidratati. Questi cosmetici per capelli sono, quindi, degli ottimi “palliativi” sostitutivi ai trattamenti da saloni, nell’attesa di riprendere le consuete abitudini dal proprio parrucchiere di fiducia.

Passiamo ora a dare qualche consiglio pratico su come gestire i capelli in tempi di quarantena. Iniziamo parlando di tinture e, forse, sfatando un mito: è davvero l’ammoniaca a danneggiare le chiome?

L’ammoniaca non danneggia le chiome. Partendo da questo presupposto, ci tengo a spiegare che, grazie ai miei studi (in particolare quelli inerenti la chimica), ho potuto constatare di persona che nelle tinture l’ammoniaca presente ha solo lo scopo di sollevare le squame capillari affinché il colore penetri nel bulbo del capello e si fissi per avere quindi una copertura totale dei capelli bianchi. Oltretutto, anche il nostro corpo produce ammoniaca, espellendola tramite l’urina. Ciò premesso, non bisogna eccedere nel ricorso alle tinture per capelli, perché a lungo andare potrebbero scatenarsi delle reazioni allergiche : è sufficiente un trattamento ogni quattro settimane.
Diversamente dall’ammoniaca, una delle sostanze più dannose presenti nelle colorazioni è la Monoetanolammina, presente nei prodotti che riportano in etichetta la dicitura “Senza ammoniaca”; al contrario di quest’ultima, infatti, essa si assorbe per via cutanea, è inodore e quindi non è possibile rendersi conto della sua presenza facilmente. L’ammoniaca è dannosa solo se ingerita, mentre la Monoetanolammina è nociva se ingerita, inalata e a contatto con la pelle, come spiegato poco fa.


Cosa pensi delle tinture in vendita nei principali supermercati e negozi di igiene personali? Sono efficaci o dannose?

I prodotti in commercio e di facile reperibilità nei negozi di igiene personali e nei supermercati sono, come quelli venduti in salone o nei negozi specializzati, regolamentati da un Decreto Legislativo, il 1223/2009, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea il 22 dicembre 2009 ed entrato poi in vigore l’11 luglio del 2013. Tale decreto garantisce la sicurezza dei prodotti cosmetici presenti sul mercato UE; ciò premesso, bisogna sempre leggere l’INCI (International Nomenclature of Cosmetic Ingredients, ovvero l’elenco degli ingredienti contenuti in ogni cosmetico, n.d.r.) di ogni prodotto che facilita l’identificazione delle sostanze presenti all’interno di esso, ponendo particolare attenzione su quelle alle quali si potrebbe essere allergici o che potrebbero scatenare reazioni indesiderate.

Navigando sul web è possibile trovare numerosi rimedi “naturali” per colorare i capelli a casa senza l’uso di colorazioni specifiche. Uno dei più gettonati è il mix tra caffè e balsamo per capelli, ma si parla anche di tè nero, cacao, salvia e rosmarino per coprire i capelli bianchi… Consigli tali metodi o si tratta solo di esperimenti da non tentare?

Mi sento di sconsigliare vivamente questi “rimedi” per tentare di coprire i capelli bianchi, perché non li coprirebbero affatto! L’unica alternativa naturale alla tintura potrebbe essere l’henné, che tuttavia non garantisce una copertura totale perché non penetra nel bulbo capillare, soprattutto su un capillizio con alta percentuale di capelli bianchi: risulterebbe sempre una trasparenza visibile.

Altro tasto dolente riguarda il taglio dei capelli da casa. La rete pullula di tutorial solo in apparenza semplici. Puoi fornire qualche consiglio a chi decide di cimentarsi nell’impresa?

Sconsiglio caldamente di tagliare i capelli visionando solo i tutorial su Youtube. Ad ogni lineamento o caratteristica del nostro volto corrisponde una geometria di taglio, un colore, una determinata conformazione fisica del cranio. Aspettate ed affidatevi ai vostri parrucchieri di fiducia, che sapranno consigliarvi e valorizzarvi al meglio.

L’ultima domanda riguarda proprio te, la tua passione. Quali sono i tuoi progetti per il futuro? Credi che il settore estetico in generale potrà rialzarsi dopo questo lungo stop?

Innanzitutto, miro a terminare il mio percorso professionale a scuola, attualmente sospeso e con un rinvio a data da destinarsi per gli effetti ed i decreti in merito al Covid-19, arrivando così a conseguire il diploma da Acconciatore per poter successivamente aprire il mio salone nel mio paese, Decollatura. Spero così di poter avviare la mia attività, di poter esaudire le esigenze delle mie future clienti ascoltandone le richieste, dando loro consigli e coinvolgendole nel bellissimo mondo dell’estetica: perché i capelli sono la cornice del viso ed anch’esso va valorizzato e soprattutto va messo in primo piano con l’aiuto di un esperto, qual è appunto il parrucchiere. Sono certa che questo settore si rialzerà anche dopo questo lungo stop, perché ognuno di noi desidera raggiungere il benessere psico-fisico partendo proprio dall’estetica per sentirsi di nuovo sicuri di sé.