La Roccella sportiva e non solo è pronta a dare battaglia dopo l’ingiusta sentenza del Tribunale Federale Nazionale, che ha sancito la retrocessione in Eccellenza della squadra amaranto. Al club ionico è stato inflitto un punto di penalizzazione, da scontare nella stagione appena conclusa o meglio sospesa a causa della pandemia, che aveva visto il Roccella conquistare meritatamente la salvezza sul campo.
Un fulmine al ciel sereno a poco più di un mese dall’inizio della stagione, con la società già al lavoro da diverse settimane nell’allestire una rosa in grado di poter raggiungere l’obiettivo salvezza. La società amaranto, lo scorso 3 luglio, aveva regolarizzato l’iscrizione al nuovo campionato di Serie D, ma il Corigliano del presidente Nucaro, non accettando la retrocessione, ha fatto valere le sue ragioni basandosi su un caso archiviato inizialmente dalla Procura Federale, ma poi ‘magicamente’ riaperto.
I fatti fanno riferimento ad una vertenza pagata in ritardo dal Roccella nei riguardi dell’ex allenatore Domenico Giampà, esonerato nel novembre del 2018. Roccella, intesa come società e pubblico, in questi anni ha sempre avuto un comportamento corretto e lineare nei confronti di tutti. Fa specie vedere oggi, che a Roccella si rischi di perdere la categoria per un fatto di cui sono scaduti abbondantemente i termini. Il quesito da porsi è il seguente: come si fa a decretare una penalizzazione da scontare in un campionato sospeso e per giunta con la classifica cristallizzata? L’intera comunità di Roccella Ionica si è detta determinata a voler vincere questa sfida, perché ne va dell’onore e della dignità di un’intera città, che con passione e amore tiene alla propria squadra. Nel tardo pomeriggio di ieri si è tenuto un incontro tra la società amaranto e l’amministrazione comunale, uniti per far valere le proprie ragioni ricorrendo in appello.
A nostro avviso, ci sarebbero tutti i presupposti per ribaltare una sentenza ingiusta e dannosa per l’intero sistema calcistico. Si parla tanto di un calcio migliore, un calcio diverso, ma purtroppo sono chiacchiere, considerato che non si riesce a far distinzione tra chi fa questo sport mantenendo certi valori e chi vuole speculare, per non dire altro. La giustizia sportiva ha fallito ancora, dimostrandosi per l’ennesima volta poco credibile e mai dalla parte dei giusti, bensì solo da quella dei ‘potenti’. La piazza di Roccella Ionica, siamo certi, salverà la Serie D, categoria difesa sul campo da ben sette anni, con alle spalle una società forte e appassionata, che ha avuto il merito non solo di fare la storia degli amaranto, ma di dar lustro a tutto il calcio dilettantistico.