Così non va! Quarta sconfitta consecutiva per gli amaranto e, dal prossimo 30 novembre, inizierà il ritiro al centro sportivo S. Agata

Reggina, così non va! Un altro stop per la squadra di Mimmo Toscano. Purtroppo anche oggi abbiamo visto le medesime difficoltà che confermano il momento nero per la squadra calabrese. Anche oggi abbiamo visto una Reggina priva di gioco, o quasi, che ha offerto l’ennesima prova incolore, senza un briciolo di compattezza, ma soprattutto non ha retto dal punto di vista mentale (vedi l’espulsione di Folorunsho). E, tanto per ripeterci, anche oggi si è visto l’ennesimo infortunio muscolare (stop di Rossi per un problema muscolare).
Nonostante le dichiarazioni da leader del Presidente Luca Gallo post Pisa, non si è visto nessun cambiamento. Una cosa però va precisata: qui non c’è alcuna caccia al colpevole di questo “momento no” della Reggina, il campo parla chiaro e le colpe sono di tutti. Diciamo che ancora gli amaranto possono tirarsi fuori dalla zona pericolosa (adesso si trova in piena zona playout) ma occorre non sbagliare più nulla, altrimenti la situazione comincia ad essere grave da gestire, considerando poi che questa squadra è stata costruita per lottare per la zona playoff e non ha le caratteristiche né gli uomini adatti per sperare nella permanenza in cadetteria.

Con il Brescia occorre una reazione da veri uomini

Con i lombardi occorre assolutamente vincere, non ci saranno più alibi. A tal proposito, come detto in precedenza, dal prossimo lunedì la Reggina effettuerà il ritiro punitivo presso il S. Agata proprio per capire cosa non va. La piazza di Reggio, intesa come tifo, si è praticamente divisa: chi chiede la testa del mister e chi quella del ds Taibi oppure chi accusa Gallo di aver preso in giro la tifoseria promettendo la serie A.
Un concetto va ribadito: si vince tutti insieme e si perde tutti insieme. Certo, i supporters reggini sono grati a questa società per aver riportato la propria squadra in cadetteria dopo anni di sofferenza e mortificazione sportiva nelle categorie inferiori, ma sicuramente meritano di vedere prestazioni diverse da quelle a cui stiamo assistendo.