Il Festival del cinema italiano si tinge di rosa. Le candidature ai prossimi David di Donatello – in onda martedì 11 maggio su RaiUno con la conduzione di Carlo Conti – consacrano le due registe italiane Emma Dante e Susanna Nicchiarelli, inserite nella cinquina in corsa per conquistare l’ambita statuina come Miglior Regia in un’edizione, la numero 66, che si preannuncia a dir poco “scoppiettante“.

Girl Power

La Dante e la Nicchiarelli – la prima cineasta de “Le sorelle Macaluso“, la seconda in gara con “Miss Marx“: entrambe le pellicole (in gara anche per il titolo di Miglior Film) mettono le donne al centro della storia – sono portatrici sane di una vera e propria rivoluzione culturale, che in 66 anni di David di Donatello non ha mai visto concorrere una donna al titolo di migliore regista. “Se l’anno scorso abbiamo patito l’assenza del racconto delle donne, quest’anno le storie femminili ci sono, eccome – ha confessato orgogliosa Piera Detassis, Presidente e Direttore Artistico dell’Accademia del Cinema Italiano – Stiamo facendo un percorso, giacché i dati precedenti erano agghiaccianti non solo per le donne, ma anche per il Paese e per l’umanità“.
Oltre alle due registe, altre importanti personalità emergenti nel mondo della Settima Arte italiana stanno facendo capolino in un universo talvolta ritenuto quasi totalmente maschile. “Ci sono anche due regie di esordio al femminile – Alice Filippi per “Sul più bello” e Ginevra Elkann per “Magari” – e due registe candidate per la regia dei documentari, ovvero la recentemente scomparsa Valentina Pedicini per “Faith” e Francesca Mazzoleni per “Punta sacra”“, continua Detassis.

La carica dello streaming

Altro aspetto significativo dei David di Donatello 2021 riguarda la presenza di candidature di titoli mai usciti in sala, ma subito fruibili su piattaforme streaming, come Netflix: uno fra tutti, “L’incredibile storia dell’Isola delle Rose“, che concorre in ben 11 categorie, tra le quali Migliore Attrice Non Protagonista (con l’ormai sdoganata Matilda De Angelis) e Miglior Attore Non Protagonista (con Fabrizio Bentivoglio). Segno, questo, che l’epidemia da Covid-19 ha notevolmente stravolto il mondo del cinema, mettendo in ginocchio le sale ma, al contempo, creando un nuovo canale di fruizione dei film ed aprendo così le porte ad un pubblico sempre più vasto e variegato. “Abbiamo dovuto cambiare il nostro regolamento e ammettere alla competizione anche i film che sarebbero dovuti uscire in sala e che invece hanno dovuto scegliere un’altra strada. Non volevamo che nessuno rimanesse indietro per continuare ad onorare il lavoro di tutti“, ha ammesso Piera Detassis.

Film da record e le nomination

L’opera targata Netflix vede protagonista, al fianco di Bentivoglio e De Angelis, anche il bravissimo Elio Germano. Il 2021 pare essere un vero e proprio anno di grazia per l’attore, in gara per ottenere il riconoscimento come Miglior Attore Protagonista per la sua interpretazione del pittore Ligabue nel film “Volevo Nascondermi“, con la regia di Giorgio Diritti. Il lungometraggio detiene già il suo piccolo record in questa 66esima edizione della kermesse, con ben 15 nomination. Riuscirà il lavoro di Diritti a fare incetta di statuine il prossimo 11 maggio? Per saperlo, non resta che aspettare la fatidica data.
Di seguito riportiamo le principali nomination della 66esima edizione dei David di Donatello; per conoscere tutte le candidature della kermesse, che andrà in onda in diretta su RaiUno, basta visitare la pagina ufficiale dedicata all’evento:

Miglior Film: “Favolacce”; “Hammamet”; “Le sorelle Macaluso”; “Miss Marx”; “Volevo Nascondermi”
Miglior Regia: Gianni Amelio (“Hammamet”); Emma Dante (“Le sorelle Macaluso”); Giorgio Diritti (“Volevo Nascondermi”); Fabio e Damiano D’Innocenzo (“Favolacce”); Susanna Nicchiarelli (“Miss Marx”)
Miglior Attore Protagonista: Pierfrancesco Favino (“Hammamet”); Elio Germano (“Volevo Nascondermi”); Valerio Mastandrea (“Figli”); Renato Pozzetto (“Lei mi parla ancora”); Kim Rossi Stuart (“Cosa sarà”)
Miglior Attrice Protagonista: Paola Cortellesi (“Figli”); Sophia Loren (“La vita davanti a sé”); Vittoria Puccini (“18 regali”); Micaela Ramazzotti (“Gli anni più belli”); Alba Rohrwacher (“Lacci”).