Foto – Valentina Giannettoni

Finisce in parità (1-1) la sfida tra Cittadella e Reggina; succede tutto nel secondo tempo. A Beretta risponde Bianchi, che conclude la doppia trasferta in Veneto con un buon bottino di quattro puntiportando a nove lunghezze il vantaggio sul Cosenza, impelagato in zona playout. Forse, con un po’ di coraggio in più ed effettuando i cambi una manciata di minuti prima, si sarebbe potuto portare a casa l’intera posta in palio, approfittando di un Cittadella in debito d’ossigeno. D’altronde, criticare Baroni è utopistico. Proprio dalla gara d’andata con i veneti subentrò a
Toscano con la squadra penultima con dieci punti, portandola un girone dopo a conquistare ben 31 punti. Inoltre, considerando solo il girone di ritorno, è la terza squadra ad aver conquistato più punti, dietro solo a Empoli e Lecce.
Continua il tour de force della serie B, pronta a far partire il rush finale con un calendario super compresso, composto dalle ultime sette gare in trentacinque giorni. Dopo il colpaccio di Venezia, la Reggina si reca al “Tombolato” per la seconda trasferta consecutiva in terra veneta. Avversario odierno, il Cittadella di Venturato, in flessione nelle ultime tre gare, ma con una formazione ben collaudata che centra da diversi anni l’obiettivo playoff senza l’ausilio di super budget. Baroni, in virtù dell’impegno ravvicinato, cambia 4/11 rispetto a venerdì. In campo Del Prato, Bianchi, Micovski e Montalto al posto, rispettivamente, di Lakicevic, Crimi, Kingsley ed Okwonkwo. Una prima frazione di gioco che non ha molto da raccontare, in cui entrambe le compagini fanno dell’agonismo il pezzo forte di giornata in mezzo al campo, finendo per annullarsi reciprocamente. Le uniche occasioni si traducono in tiri dalla distanza di Montalto (deviato) ed Edera (respinto) per la Reggina, Tsadjout (parato) per i padroni di casa.
Disattenzione di Cionek che si fa sorprendere da Tsadjout, il quale serve al centro l’accorrente Beretta mettendolo alle spalle di Nicolas, per il vantaggio granata. Reggina colpita a freddo dopo soli 35″ dall’inizio del secondo tempo. Gli amaranto non demordono e sfiorano il pareggio con Edera che non impatta bene la sfera, mettendo fuori causa Situm appostato sul secondo palo. Tutto rimandato di poco, quando al 57′, sugli sviluppi di un calcio di punizione, Bianchi capitalizza al massimo la sponda di Stravropoulos per battere Kastrati e riportare la sfida in parità.Il risultato non cambierà più, ma fino al termine della gara è la Reggina ad avere più freschezza nelle gambe e cercare con più convinzione la vittoria.