Andrej Galabinov

Crotone-Reggina 1-1

Marcatori: 44.pt Galabinov,  13’st Benali.

Crotone: Festa 6; Nedelcearu 5,5 (Visentin 5) (Giannotti), Canestrelli 5,5, Paz 5; Mogos 5, Estevez 6, Vulic 5 (Donsah), Molina 5 (Sala); Kargbo 5,5, Benali 6,5 (Maric); Mulattieri 6. all. Modesto 6.
Reggina: Micai; Lakicevic, Cionek, Stavropoulos, Di Chiara; Ricci (Cortinovis), Hetemaj, Crisetig (Bianchi), Bellomo (Liotti); Motalto (Laribi), Galabinov (Tumminello). all. Aglietti.

Arb.: Fabbri (Carbone-Yoshikawa / Rutella) (var Sacchi-Pagnotta) 6.

Scongiurato il rischio che non potesse essere disputato per il maltempo, è finito in parità il derby calabrese della Magna Grecia: risultato giusto per una gara che nulla ha avuto di ‘magno’. A cominciare dalla presenza davvero scarsa (2220 paganti) sugli spalti dello stadio della città pitagorica anche se a ben vedere i tanti, troppi, assenti non hanno avuto poi tanto torto, tenuto conto dello spettacolo per nulla eccelso (se non fosse per la facile battuta, si potrebbe definire modesto) offerto dalle due squadre. 
E’ rimasto in perfetta parità il bilancio delle sfide in serie B allo ‘Scida’: l’ultima risalente a otto anni fa, con una vittoria per parte e cinque pareggi.
Reggina e Crotone sono sembrate ancora alla ricerca di una loro fisionomia, soprattutto i rossoblu, notevolmente rinnovati rispetto alla compagine retrocessa dalla massima serie. Più definita quella amaranto, con sette undicesimi della formazione iniziale presenti lo scorso anno, e questa circostanza farebbe pensare che in prospettiva non è lecito aspettarsi grossi cambiamenti.
A differenza del collega Modesto, che ha modificato il preventivato schieramento in difesa e a centrocampo, Aglietti ha confermato quello adottato nell’amichevole di Lamezia, con Bellomo sulla sinistra al posto di Rivas, non rientrato dagli impegni con la nazionale, e Montalto seconda punta per lo squalificato Menez.Fasi iniziali senza sussulti, con un servizio di Bellomo senza che Galabinov trovasse il tempo per colpire di testa ed un tentativo estemporaneo da fuori area di Mogos. L’ambiente in campo si è ravvivato a metà tempo: mentre gli amaranto pensavano all’interruzione del gioco per soccorrere un compagno, furbescamente Esteves ha cercato di concludere l’azione con un tiro pericoloso deviato in angolo. Mentre Di Chiara ha cercato di farsi giustizia da solo (rischiando l’espulsione), l’arbitro ha interrotto il gioco per consentire i soccorsi ad un tifoso della Reggina che, nella concitazione del momento, ha perso l’equilibrio cadendo dalla balaustra ed è stato poi immediatamente trasferito al vicino ospedale.
Alla ripresa del gioco, la Reggina è sembrata staccare la spina lasciando l’iniziativa al Crotone che in pochi minuti si è reso pericoloso con Mulattieri, Kargbo, Benali, e soprattutto con un colpo di testa da distanza ravvicinata del centravanti rossoblu respinto di istinto da Micai. Gol fallito, gol subito: allo scadere del tempo, su una punizione pennellata da Ricci, Galabinov ha colpito imparabilmente di testa. Rete convalidata dal var, alla ricerca di un possibile fuori gioco millimetrico. Alla ripresa, senza sostituzioni, è sembrato che la Reggina volesse consolidare il risultato con due occasioni di Ricci: la prima con un tiro da buona posizione, che avrebbe potuto avere sorte migliore, ma, sulla respinta del portiere, Galabinov non ha avuto la prontezza di ribattere a rete, l’altra all’ 8’ un minuto dopo, incapace di deviare (a porta sguarnita) un servizio preciso di Bellomo. In pratica, la partita della Reggina è finita qui. Pochi minuti ancora, ed è finita pure quella del Crotone, non prima però di raggiungere il pareggio sugli sviluppi di un’azione d’angolo, conseguente all’unica sortita rossoblu del secondo tempo. La palla, respinta da un difensore amaranto, grazie ad una deviazione di braccio di Mogos è finita sui piedi di Benali che non ha avuto  difficoltà ad insaccare. Il var ha ritenuto involontario il tocco, ma il dubbio dell’irregolarità è rimasto forte.
Ad ogni modo, ad oltre mezz’ora dal fischio finale è virtualmente finita la gara. A parte la girandola di sostituzioni (tra cui quella doppia di Visentin, entrato e uscito in 8 minuti per scelta tecnica) non è accaduto proprio più nulla, per la reciproca soddisfazione di chi stava in campo; non altrettanto sugli spalti.

Le pagelle

Micai 6: una parata, di istinto, e due semplici deviazioni su tiri da fuori

Lakicevic 6: valido in fase di spinta e pure in difesa. Invisibile nel secondo tempo

Cionek 6,5: il migliore: non ha concesso nulla a Mulattieri

Stavropoulos 6: il poco che ha avuto da fare, l’ha fatto

Di Chiara 5: poca intraprendenza, e qualche problema in fase difensiva

Ricci 5,5: le conclusioni a rete non sembrano il suo forte, però appena è partito il calcio di punizione si è capito che sarebbe venuto fori qualcosa di buono

Cortinovis: appena entrato si è impossessato della palla, ma poi avrebbe dovuto fare tutto da solo

Hetemaj 5: come un vigile in mezzo al traffico…

Crisetig 6: ha fatto il suo

Bianchi: entrato a partita finita

Bellomo 6,5: l’unico a tentare di proporre qualcosa

Liotti: in campo giusto per la foto, circolante sui social, col numero di maglia che emula il titolo di un film di Ficarra e Picone

Montalto 6: ha fatto reparto da solo, prendendole e dandole

Laribi 5: solo imprecisione 

Galabinov 6: la terza palla toccata in partita è trasformata in gol. Poi altri due tocchi nella ripresa

Tumminello: la speranza di poterlo vedere giocare, e non di vederlo e basta

Aglietti 6: ha provato a far giocare la squadra; a momenti ci è riuscito; ma nell’ultima mezzora sono stati in tanti ad avere le forze limitate