Articolo di Gianluca Tripodi, opinionista

Il punteggio finale di 91 a 73 fotografa un andamento della partita che di sicuro è bugiardo per i valori messi in campo dall’una e dall’altra parte. Il primo quarto è il festival delle realizzazioni, con la Viola che parte subito forte e si porta sul 17/8, tuttavia Molfetta comincia a bombardare da lunga distanza e, grazie ai tiri di Villa, Di Giuliomaria e Bini, si porta il 22/23, ma un canestro di Fall riporta in avanti i nerarancio di un solo punto.
Nella seconda frazione sale in cattedra l’ex di turno Lazar Kekovic, che sfodera un filotto di punti, rimbalzi e stoppate portando la Viola decisamente avanti sul 50 a 37.
Nel terzo quarto, Molfetta, assolutamente mai doma, si riavvicina; Infante da sotto canestro e Villa da fuori riavvicinano la squadra pugliese per un finale di 68 a 58 nel quarto. Nell’ultima frazione la Viola è letteralmente nelle mani di Federico Ingrosso, che con due splendide invenzioni in penetrazione e un tiro da fuori riesce finalmente a vincere la resistenza di un avversario sicuramente di valore, e la cui classifica non è assolutamente reale rispetto ai valori messi in campo; il finale di 91 a 73 apre i festeggiamenti in casa nerarancio.
Adesso ci si proietta verso le nuove sfide che si giocheranno dopo la sosta per la Coppa Italia di serie B: calcoli alla mano, la Viola è distante dalla salvezza matematica soltanto di 2 punti che potrebbero essere presumibilmente ottenuti nello scontro diretto contro Forio d’Ischia del 27 marzo. A mente sgombra si potrà senz’altro vedere se questa squadra sarà capace di ottenere un piazzamento play-off, che tuttavia per una serie di incroci di calcoli e scontri diretti oggi sembra veramente impossibile.