Luca Gallo

I supporters amaranto avevano chiesto chiarezza e Gallo li ha accontentati: lento nell’eloquio, visibilmente indebolito ed affaticato dal lutto in famiglia e dal lungo ricovero, ma esaustivo e conciso nell’esporre la (sua) verità riguardo lo stato economico della Reggina, il presidente amaranto ha fatto il suo ingresso dopo tanto tempo nella sala stampa dello stadio Granillo, senza sottrarsi a nessuna domanda postagli dai cronisti presenti.
“Ringrazio tutti coloro che negli ultimi mesi si sono preoccupati della mia salute – ha esordito Gallo – dedicandomi anche solo un pensiero veloce: oggi sono qui per fare alcune dichiarazioni di rito, perché i reggini hanno tutto il diritto di sapere“.
E, senza tanti preamboli, è andato dritto al punto: “La situazione economica del club amaranto è un discorso ampio, tuttavia rientra nella normalità di gestione di una società, sia essa imprenditoriale o calcistica. In questi tre anni da presidente – ha poi proseguito – osservando Reggio e i reggini, ho notato che vi è una vasta fetta di persone che accolgono positivamente quello che gli dici, ma esiste anche una piccola parte di cittadinanza che recepisce invece negativamente a prescindere. Quindi, oggi io mi rivolgerò alla prima categoria: è vero, la Reggina ha un debito ed io sono qui per gestirlo, ma questo è un aspetto che l’accomuna a diversi altri club sportivi. Vi sfido – ha aggiunto – a trovare una società che non si sia mai indebitata. Il problema della Reggina è di tipo erariale, relativo all’Inps e all’Irpef, e risalente al periodo del Covid; la circolare della Figc risale infatti alla fase acuta della pandemia, quando anche all’interno della società amaranto 20 soggetti risultarono positivi. Mi sono già attivato per sanare il debito, nel modo più legale e cristallino possibile: sto pensando alla rateizzazione, ma desidero che i reggini stiano tranquilli, francamente non capisco tutto questo livore e aggressività nei miei confronti: mi sono state riferite tante voci, che avrei preso in giro la città di Reggio o che non ci sarebbe la disponibilità economica per pagare, fino alle sbeffeggiate per la mia parlata romanesca“.
Quanto ai due punti di penalizzazione, Gallo ha fatto sapere che “al momento opportuno presenteremo il ricorso: ce lo abbiamo già pronto, anche se i punti non sono stati ancora comminati alla Reggina. Questo è quanto. Noi vogliamo agire secondo la legge, non è colpa mia se la Figc è un universo a parte che non tiene conto della legislazione. Io cercherò di sanare il debito in tutti i modi possibili. E aggiungo – ha poi affermato – che tante squadre di serie B ricevono fondi quando sono in difficoltà, è risaputo, eppure nessuno si è fatto avanti per aiutarmi quando il club ha iniziato a navigare in cattive acque: io ci ho messo unicamente soldi miei in questi tre anni, ho investito una notevole parte dei miei introiti per la Reggina e l’ho fatto anche durante il Covid, mentre tutta la mia attività veniva frenata dalla pandemia, com’è successo purtroppo a moltissima gente. Ma qui oggi vi prometto una cosa sola: da giugno prossimo, la squadra sarà gestita più oculatamente rispetto al passato, verrà tracciato un solco netto e profondo tra il prima e il dopo, ed inoltre ci saranno delle grandi novità! Vi chiedo solo di credermi”.
Un ultimo pensiero l’ha poi rivolto al derby di sabato tra Reggina e Cosenza: “Spero di vedere più tifosi possibili al Granillo per passare insieme una bella giornata di sport; ne sei molto lieto”.