L’enorme ed “artistico” striscione esposto dalla Curva Sud

Con il medesimo risultato dell’andata (1-0), la Reggina batte il Cosenza e si conferma padrona dei derby calabresi (anche il Crotone si era arreso alla legge amaranto). Con il successo odierno, l’undici di Stellone blinda il discorso salvezza. Una gara in cui ad essere determinanti sono state le due traverse colpite da Liotti e Larrivey, prima che a salire in cattedra fosse il Var. Per onestà intellettuale, è doveroso dire che la Reggina è stata fortunata, ma è anche vero che la produzione offensiva del Cosenza si esaurisce nei due legni; troppo poco per una squadra che per salvare la categoria si trova costretta a scalare l’Everest.
Comunque, la salvezza si presentava come obiettivo comune per entrambe le compagini. Stellone, come d’abitudine dal suo arrivo, cambia 5/11 rispetto alla gara di Cittadella. Fuori Turati, Loiacono (squalificato) Stavropoulos, Adjapong e Bianchi. Al loro posto Micai, Cionek, Crisetig, Hetemaj, Cortinovis. Bisoli in tribuna sostituito dal vice Chiodi, deve rinunciare al capitano Palmiero. In attacco Larrivey affiancato da Millico, con Laura inizialmente in panchina. I primi sussulti arrivano da calcio piazzato; al secondo giro di lancette, il sinistro a giro di Di Chiara finisce di poco lontano dallo specchio della porta. Poco dopo, un’indecisione tra Di Chiara e Kupisz regala una punizione, dove l’ex Liotti fa venire i brividi colpendo la traversa. Sarà questa l’unica offensiva rossoblù del primo tempo.
Gli amaranto prediligono il fraseggio veloce, utile a sfruttare le caratteristiche di Rivas e Folorunsho. Da una triangolazione Kupisz, Di Chiara, è Cortinovis a rendersi pericoloso, costringendo Matosevic alla deviazione in corner. Sono le prove generali del vantaggio. Kupisz viene fermato fallosamente. Il direttore di gara decreta il penalty. Sul dischetto si presenta Folorunsho che batte Matosevic, con un rasoterra perfetto sulla quale l’estremo difensore ospite non può arrivarci pur battezando l’angolo. I padroni di casa, sulle ali dell’entusiasmo, realizzano la seconda rete con un bel diagonale di Rivas, finalizzando una splendida azione iniziata da Crisetig e proseguita da Cortinovis. Tutto inutile, perché il Var vede una millimetrica posizione di offside dell’honduregno e il risultato che rimane invariato.
Nel secondo tempo gli ospiti alzano il baricentro con l’ingresso di Laura. La Reggina prova a sfondare in contropiede. Folorunsho va vicinissimo alla doppietta da posizione defilata. Larrivey, in una mischia paurosa dentro l’area, colpisce il secondo legno di giornata (traversa).
Finale di gara tesissimo. Al novantesimo, Voca viene atterrato in area e per Giua è rigore. Ma entra di nuovo in gioco il Var e, dopo una serie di consultazioni, il direttore di gara rivede la propria decisione annullando il penalty. Proteste degli ospiti e il Granillo che diventa una bolgia come in occasione di un gol.