“Vi ricordate, tre anni fa quando l’ho presa, che la Reggina era l’ultima delle squadre calabresi, invece adesso è la prima?! Invece di pensare ai due punti, perché non guardate come ho capovolto il calcio calabrese?“.
Non usa mezzi termini e parla senza peli sulla lingua il presidente amaranto Luca Gallo ai microfoni di “Forza Reggina” (di cui alleghiamo l’ultimo numero stagionale a questo articolo): dall’arrivo in Calabria tre anni fa, passando per l’acquisto della disperata squadra amaranto, il ritorno in serie B e poi i due punti di penalizzazione per il mancato pagamento dei contributi Irpef e Inps: “Sin da subito, ho assunto l’onere di far riprendere l’orgoglio di essere tifoso della Reggina (…) ci ho messo passione per trasmettere l’identità, l’impegno economico e la mia immagine”.
Il presidente è ovviamente soddisfatto della salvezza amaranto, nonostante i playoff mancati (“la squadra è stata al di sotto delle sue reali potenzialità”), e tranquillizza i tifosi sul prossimo futuro: “Non c’è nessun problema, la maggior parte del debito riguarda l’erario (…) basta rispettare le scadenze (…) il modus operandi della società dipende totalmente da me, non c’è un passaggio, una spesa, anche la più irrisoria, nelle mie aziende che io non autorizzi. Così è stato per il mancato versamento dei contributi: non c’è nessun’altro che può farlo al posto mio, ma sono stato impossibilitato ad intervenire per diversi motivi (i problemi di salute, n.d.r.)”.

Per quanto riguarda la scelta dei calciatori e la campagna acquisti, rivelatasi diversa da come era stato annunciato, Gallo ammette molti errori di valutazione nelle scelte dei ragazzi, ma poi precisa di aver cambiato opinione su determinati criteri, aggiungendo inoltre di aver già riconfermato ufficiosamente Massimo Taibi come ds; invece, a proposito delle continue ed insistenti voci circa altri soggetti interessati a rilevare la Reggina, Gallo smentisce categoricamente: “Nessuno ha avanzato alcuna richiesta; se ci fosse o ci fosse stato qualcuno, avrebbe dovuto avere tutto l’interesse a rendere pubblica la cosa”.
Un rammarico, però, il presidente ce l’ha: constatare come, dopo tre anni, molti reggini non riescano ancora a fidarsi completamente di lui: “Non lo capisco, come non comprendo alcune considerazioni sgradevoli sul mio conto in un momento di particolare difficoltà personale (…) finora ho fatto tutto quello che avevo promesso; ho sempre parlato bene e davvero sinceramente della tifoseria, dell’ambiente, della città. Ho portato la Reggina in piazza Duomo, al centro della città… Non ho mai avuto un solo tornaconto personale. A Reggio non vieni per fare business, ma solo se hai motivazioni personali”.

Domani, la Reggina affronterà il Como in casa alle 16:15.