La Reggina incappa nella prima sconfitta stagionale. A decidere il match è stata la prodezza di Partipilo a metà della prima frazione di gioco; per l’undici di Inzaghi un passo indietro rispetto alla vittoria di sette giorni fa, a causa di una prestazione poco convincente. Il rammarico è stato quello di aver creato più occasioni nei minuti di recupero, che nel resto della gara, e probabilmente uomini di qualità come Canotto e Santander, in attesa di trovare la migliore condizione, serviranno dal primo minuto.
Il tecnico Inzaghi ripropone lo stesso undici di Ferrara. Il 4-3-3 vede Colombi tra i pali, linea difensiva composta da Pierozzi, Cionek, Gagliolo e Giraudo, in mezzo al campo Crisetig, Fabbian, Liotti, tridente offensivo con Ricci, Ménez – nelle vesti di falso nueve – e Rivas.
Lucarelli, tecnico delle fere, si affida in attacco a Favilli supportato dal capitano Palumbo e Partipilo. Nei primi venti minuti di gioco, il pallino del gioco è pressoché nelle mani della Reggina, che predilige la fascia destra nelle proprie sortite offensive con l’ex Pro Patria Pierozzi a creare qualche apprensione alla retroguardia umbra. Al 14′, lo scambio tra Ménez e Fabbian porta il giovane prodotto scuola Inter a calciare a botta sicura, trovando sulla propria strada la respinta di piede di Iannarilli, abile a togliere le classiche castagne dal fuoco. Poco prima della mezz’ora, giunge il vantaggio della Ternana. Da un contrasto fortuito a centrocampo, Palumbo, grazie ad un efficace cambio di gioco, serve alla perfezione Partipilo, il quale realizza un gran gol con un diagonale al volo sul palo più lontano della porta difesa da Colombi. Subìto lo svantaggio, gli amaranto provano a reagire, ma non si registrano occasioni degne di nota. I padroni di casa realizzano la seconda marcatura di serata con il solito Partipilo. L’offside vanifica tutto, facendo passare in secondo piano anche l’intervento non perfetto dell’estremo difensore amaranto.
I cambi di Inzaghi in principio di ripresa, Canotto per Ricci e Camporese per Cionek, servono, almeno nell’intenzione, a trovare nuova linfa. In realtà, per annotare vere occasioni da rete verso lo specchio della porta bisogna attendere i minuti finali, quando Fabbian prima gira di testa, con Iannarilli in presa sicura, e dopo si vede rimpallata la propria conclusione da Bogdan. Gli amaranto insistono e con Santander e Canotto, da situazione da corner, sfiorano il pari. Dall’altra parte, è superbo Colombi a sbarrare la strada a Falletti.