Gagliolo dopo il gol del 23′ – Foto Valentina Giannettoni

Una Reggina perfetta manda al tappeto il Cittadella con un netto 3-0, determinato dalle reti di Gagliolo, Fabbian (terzo gol consecutivo al Granillo) e Gori. Gli amaranto rispondono al Brescia vittorioso nell’anticipo contro il Benevento, mantenendo la vetta della classifica con 15 punti.
I padroni di casa si sono resi protagonisti di una prova eccellente dal punto di vista tecnico, che non fa altro che confermare la qualità della rosa a disposizione del tecnico. Tre su tre in casa, quarto clean-sheet consecutivi, gli inserimenti letali di Fabbian, undicesimo calciatore a segno, sono numeri e situazioni impressionanti dello strepitoso avvio di stagione.
Contro i veneti Inzaghi manda in campo lo stesso undici che ha battuto il Pisa, con l’unica variante rappresentata dal rientrante Cionek, dopo aver scontato un turno di squalifica. La partita odierna è stata occasione per omaggiare Massimo Bandiera, compianto segretario e team manager amaranto, a quasi un anno dalla sua scomparsa, avvenuta il 19 Settembre 2021, ed il fotografo (autore di tantissimi scatti delle imprese amaranto) Aldo Fiorenza, deceduto una settimana fa.
Gli ospiti, che non perdevano in riva allo Stretto dal lontano 2001/2002, iniziano con personalità, ma brevemente la Reggina assume il controllo del match. Dopo alcuni tentativi, ecco arrivare al 21′ il vantaggio con Gagliolo, il quale di testa, su punizione battuta da Mayer, trafigge Kastrati. Il Cittadella non riesce ad opporsi efficacemente alla manovra degli amaranto, i quali mettono in luce un’invidiabile freschezza atletica unita ad un’elevata accuratezza dei passaggi, pari al 71%. Non a caso, il primo squillo verso la porta amaranto arriva una manciata di secondi prima dell’intervallo, quando Branca si rende autore di una gran conclusione centrale, chiamando Colombi all’ottima respinta.
La seconda frazione di gioco ribadisce l’atteggiamento aggressivo della Reggina, che trova al 57′ la rete della sicurezza realizzato da Fabbian (ci troviamo di fronte ad un talento naturale?). Ménez, stordisce Del Fabro con una doppia finta, serve un pallone perfetto per il classe ’03, che non si fa pregare per portare i suoi sul 2-0.
Inzaghi, a dimostrazione che fare l’allenatore è un mestiere che non s’impara per strada, toglie Crisetig e Fabbian ammoniti, facendo esordire Hernani, il quale non ha perso tempo a far intravedere la sua qualità, e Liotti. La formazione di Gorini prova a rientrare nel match, ma la conclusione di Tounkara si stampa sulla traversa. A chiudere i conti ci pensa Gori, appostato sul palo, depositando in rete un facile pallone a porta sguarnita.