Fans of Reggina – foto Valentina Giannettoni

Reggina-Frosinone 0-3
Marcatori: 34’pt Mulattieri, 5’st Insigne, 23′ Szyminski.

Reggina: Colombi; Pierozzi, Camporese, Gagliolo, Di Chiara (30’st Crisetig); Fabbian, Majer, Hernani (10’st Gori); Canotto (20’st Ricci), Menez (26’st Liotti), Rivas (10’st Cicerelli). All.: Inzaghi. A d.: Ravaglia, Aglietti, Cionek, Loiacono, Bouah, Giraudo, Lombardi.
Frosinone: Turati 6; Sampirisi 6, Szyminski 7, Ravanelli 6,5, Cotali 6,5; Mazzitelli 6,5, Boloca 7; Insigne 7 (29’st Cierno), Rohden 6,5 (41’st Lulic), Garritano 6 (29’st Caso); Mulattieri 6,5 (29’st Borrelli). All.: Grosso 8,5.
Arb.: Mariani (LoCicero-Ceccon_Perenzoni/Aureliano-LaPenna) 6.
Note: spettatori 15mila. Rec. 1′, 4′. Servizi igienici oltre l’indecenza.

Le pagelle

Colombi 6: reattivo, per un po’ è riuscito a tenere in piedi il risultato
Pierozzi 6: uno dei pochi ad essersi visto
Camporese 4,5: si tratta di capire come sarebbe andata senza il suo errore. Ma c’è stato, grave.
Gagliolo 5,5: al quarto d’ora sui suoi piedi l’ultimo sprazzo di Reggina della gara
Di Chiara 5: una conclusione fuori da buona posizione e poco altro
Crisetig SV: più falletti fatti che minuti giocati…
Fabbian 5,5: primo tempo spaesato e fuori contesto, poco più energico nella ripresa
Majer 6: fin quando ha retto, ha cantato e portato la croce a centrocampo, esaurendo ben presto ogni energia
Hernani SV: assente
Gori 5: sembra che il gioco della squadra non contempli la presenza del centravanti: non riceve palla, come le altre volte
Canotto 5: non era giornata, e per questo non era il caso di incaponirsi in giocate personali
Ricci 5: un po’ di movimento, fine a se stesso
Menez: nei primi minuti incitava al pressing i suoi compagni, che non gli hanno dato alcuna collaborazione
Liotti SV: forse si potrebbe trovare il modo di aumentarne il minutaggio
Rivas 5: stavolta era davvero difficile riuscire a mettere palloni puliti in area
Cicerelli 5: nessuna accelerazione, ma c’era ben poco da fare.
Inzaghi 4,5: dopo un quarto d’ora, si era capito che la squadra fosse in sofferenza (ed in inferiorità numerica) in mezzo al campo. D’accordo che l’episodio del gol possa aver condizionato il seguito della gara; si può perdere quando gli avversari si dimostrano superiori (ma erano pur sempre la prima e la seconda in classifica), ma non proporre neppure un tentativo di arginarli.