Immagini di Valentina Giannettoni

Sarebbe stato meglio di no, ma prima o poi una sconfitta sarebbe dovuta arrivare. Di certo, però, la Reggina ha scelto una maniera che difficilmente avrebbe potuto essere peggiore.
Più che una sconfitta, quella sul sintetico di Castellammare di Stabia (NA) è stata una disfatta, ingiustificabile da qualunque punto di vista la si voglia guardare. Verrebbe da pensare che gli amaranto si siano dimenticati che oggi riprendeva il loro campionato. Tra la preoccupazione dei padroni di casa per la caratura dell’avversario che immaginavano di avere di fronte e la placida atmosfera degli ospiti che ritenevano di essere ancora in vacanza, per dieci minuti la partita è andata a ritmi blandi, finché un indisturbato Matera non ha tentato una sortita da fuori area deviata con difficoltà da Guarna. Sulla respinta dopo la battuta dell’angolo, stesso schema: amaranto ad osservare e Matera che da 25 metri stavolta segna il gol del sabato. Immediata reazione amaranto, con Corazza che di testa da due passi ha dato la possibilità al portiere cavese di fare la parata della giornata e contemporaneamente di infortunarsi. Fin da subito, il suo giovane sostituto non è sembrato il massimo della sicurezza, ma evidentemente gli amaranto non sono riusciti ad accorgersene, tanto che nei successivi ottanta minuti si sono guardati bene dall’indirizzare un pallone, dicasi uno, tra i pali della porta avversaria.
Cominciata all’11’, per la Reggina la partita è finita al 15′. Improduttivo e stucchevole possesso di palla, a parte il secondo gol letteralmente mangiato ancora da Corazza, che di testa da quattro metri è riuscito a indirizzare fuori. Una Cavese appena ordinata e nulla più non credeva ai suoi occhi: ma davvero questo avversario ha 27 punti di più? Non potendo sostituire dieci giocatori, con Rolando unico a meritare di restare, nell’intervallo mister Toscano ne ha scelti tre, facendo tra l’altro esordire uno dei nuovi (Liotti). Alla ripresa, la Reggina ha dato l’illusoria sensazione di iniziare con un altro piglio, ma ben presto un’errata disposizione difensiva ed un’avventata uscita di Guarna hanno originato il rigore del raddoppio cavese. Cinque minuti appena per il tracollo, confezionato con la determinante complicità della difesa amaranto. I successivi tentativi di Bellomo e Sounas (entrato al posto di uno spompato Bianchi) e l’ingresso di un altro nuovo arrivo (Sarao) per provare a rimettere in discussione il risultato non hanno prodotto nulla. Alla fine, la considerazione più semplice e magari confortante è che si sia trattato di un episodio, sia pur eclatante. Troppo per i nostri gusti.

CAVESE-REGGINA 3-0: marcatori: 11’pt Matera, 7’st Di Roberto, 12′ Spaltro)

CAVESE: Kucich (D’Andrea); Matino (Marzupio), Rocchi, Marzorati, Polito; Spaltro, Matera, Castagna (Bulevardi), Russotto; Sainz-Maza (De Rosa); Di Roberto (Favasuli). All.: Campilongo.
REGGINA: Guarna; Loiacono, Bertoncini, Rossi; Rolando (Sarao), Bianchi (Sounas), De Rose, Bresciani (Liotti); Rivas (Bellomo); Corazza, Reginaldo (Denis). All.: Toscano.

Arb.: Cudini (Carrelli – Vettorel)