Marco Baroni, toscano, 57 anni, di cui 40 trascorsi nel calcio professionistico, e nuovo allenatore della Reggina all’indomani dell’allontanamento di Domenico Toscano, è stato presentato oggi in una conferenza stampa online.
Il neo tecnico amaranto per vent’anni ha giocato da difensore: partito dalle giovanili della squadra della città natale, Firenze, ha poi girovagato tra A e B totalizzando quasi 500 presenze: Lecce, Napoli, Bologna, Verona le tappe principali prima di tornare a casa in quarta serie con la Rondinella. Dove, venti anni fa, è iniziata la sua carriera di allenatore: quattro stagioni in C2 – Rondinella (8°), Montevarchi (8°), Carrarese (sostituito), SudTirol (5°), due apparizioni in terza serie – Ancona (subentrato e sost.), Cremonese (sost.) – con un intermezzo di tre panchine a Siena in A ed inframezzate da esperienze nella primavera di Siena e Juventus, quindi quattro tornei di B – Lanciano (10°), Pescara (esonerato all’ultima giornata con la squadra nei playoff), Novara (6°), Benevento (promozione) -, due apparizioni in A – Benevento (sost.) e Frosinone (sub. e retrocessione) – e la scorsa stagione subentrato e sostituito a Cremona in B.
Una conferenza stampa piatta, probabilmente condizionata dall’essersi svolta sulla piattaforma informatica, conclusa bruscamente e con eccessiva sollecitudine, appena vivacizzata dalla plateale insofferenza (già evidenziata lunedì sera nel dopo gara) dell’amministratore unico, Luca Gallo, alla rievocazione degli incauti proclami di inizio stagione.
E’ stato lo stesso Gallo a presentare il nuovo responsabile tecnico: “C’è un motivo, non casuale, se la scelta è caduta su Baroni, che credo e spero possa fare un buon lavoro”. Apparso sincero nel ringraziare mister Toscano e nel dispiacere per essere stato obbligato al suo esonero, ha infine espresso un monito rivolto ai giocatori: “Adesso la responsabilità è di chi scende in campo”.
Dichiarazioni di prammatica di mister Baroni: “Sono contento e motivato di essere qui. Ho da poco conosciuto questa società e sono stato convinto dalla determinazione del presidente ed anche dall’importanza della piazza”. Riguardo al contesto nel quale dovrà operare, “di certo la classifica non sorride, ma ho analizzato la situazione ed è possibile invertire la rotta, soprattutto sgravando l’ambiente dalla pesantezza”. Nel corso della sua carriera ha privilegiato lo schieramento 3-5-2, non disdegnando il 4-4-2: “Conosco i calciatori, con i quali più tardi avrò il primo contatto diretto, e le loro caratteristiche; e si dovrà valutare l’eventualità di cambiare il modulo impiegato finora, perché il tempo a disposizione è poco e gli impegni sono pressanti. Fermo restando che ho il massimo rispetto di chi mi ha preceduto, ci saranno aspetti da correggere perché quando i risultati non arrivano si aggiungono difficoltà psicologiche”. Per quanto concerne gli obiettivi della stagione, “saranno il lavoro, il tempo e la classifica ad indicarceli”. Un cenno pure al prossimo mercato: “Avremo la possibilità di valutare la situazione e gli interventi in funzione del modulo che sarà utilizzato”.
Baroni avrà come collaboratori il vice Fabrizio Del Rosso (ex attaccante, autore della prima rete in Cosenza-Reggina 2-0 nell’84/85 in C1) e il preparatore atletico Andrea Petruolo.