REGGINA-VICENZA 3-1

Marcatori: 37’pt Galabinov, 42′ Ménez, 2’st Cortinovis, 35’ Padella.

Reggina: Micai; Loiacono, Amione, Di Chiara; Giraudo, Folorunsho (Kupisz), Bianchi, Cortinovis (Crisetig), Adjapong; Galabinov (Tumminello), Menez (Bellomo). All.: Stellone. A d.: Aglietti, Turati, Aya, Franco, Hetemaj, Denis, Montalto.
Vicenza: Contini 5; Padella 5.5, Brosco 5, De Maio 5, Crecco 6 (Maggio); Zonta 6 (Djibril), Cavion 5; Dalmonte 5 (Alessio), Da Cruz 5.5, Giacomelli 6 (Mancini 5); Teodorczyk 5 (Sandon). All.: Brocchi 5. A d.: Grandi, Confente, Favero, Cester, Lattanzio, Spiller.

Arb.: Di Martino (Miele_Garzelli-Mucera/Fourneau_Prenna) 6

Note: spettatori: 3500.

Dieci minuti scarsi a cavallo dei due tempi per chiudere definitivamente la pratica Vicenza ed anche quella salvezza, penalizzazioni a parte. Come ormai d’abitudine, sei le novità nella formazione iniziale proposta da mister Stellone al cospetto di un avversario alla ricerca di punti salvezza, rimaneggiato per le numerose assenze, ma imbattuto da cinque giornate.
Reciproche schermaglie nella prima mezz’ora con due buone opportunità, una per parte, finite fuori di poco: la prima all’inizio con Zonta, l’altra al decimo con Adjapong a conclusione di un’azione incominciata con un’invenzione stilistica di Menèz.
Una facile occasione, fallita ancora dall’italo-ghanese con un tiro fiacco a tu per tu col portiere, ha anticipato l’azione del rigore per un fallo di mano di Brosco su conclusione di Folorunsho: involontario quanto evidente, tanto da non aver avuto neppure bisogno del var. Glaciale, e non solo per la temperatura al Granillo, la trasformazione di Galabinov. Neanche il tempo per il Vicenza di organizzare una reazione, che dopo appena cinque minuti è andato in scena il balletto di Menez al limite dell’area per la rete del raddoppio. Al rientro dagli spogliatoi, una palla maldestramente sfuggita alle mani di Contini in uscita si è trasformata in un pallonetto di Cortinovis che ha terminato la sua traiettoria in rete dopo aver beffardamente sfiorato la traversa.
A quarantatré minuti dalla fine, la gara era virtualmente archiviata. A quel punto il Vicenza si è scosso, prima alzando i toni agonistici e poi cominciando a pressare gli amaranto nella loro area, rendendosi pericoloso in un paio di circostanze, sventate con bravura da Micai. La meritata rete che ha accorciato le distanze, ed interrotto l’imbattibilità casalinga dopo oltre 400 minuti, è stata realizzata da una sortita in avanti del difensore Padella, che ha messo in rete da pochi metri un pallone rasoterra lasciato filtrare dalla disattenta difesa reggina. Troppo tardi, comunque, per poter riaprire la gara.

Le pagelle

Micai 7: nel primo tempo normale amministrazione; nella ripresa due parate complicate, specie la seconda sulla testata a colpo sicuro di Teodorczyk 

Loiacono 6.5: fino al 3-0 nessun problema, poi un po’ di stanchezza

Amione 6.5: una conferma della prestazione di domenica, anche se disorientato in occasione del gol vicentino

Di Chiara 6.5: si è ormai adattato da difensore puro, tentando pure qualche sortita a risultato acquisito

Giraudo 7: sta dimostrando di essere un giocatore di categoria

Folorunsho 6: non lucidissimo, un suo tiro non proprio irresistibile ha originato il fallo di mano del rigore

Kupisz: entrato in campo per giustificare la doccia a fine gara

Bianchi 6: ha cercato di fare il Crisetig, bene in fase di marcatura, un po’ meno in impostazione. Andava sostituito e così avrebbe pure evitato la banale ammonizione

Cortinovis 7: mezzo punto in più perché finalmente ha rotto l’incantesimo col gol, con un pallonetto cercato, ma fortunato

Crisetig: entrato per riscaldare i muscoli, risparmiando l’allenamento a fine gara

Adjapong 6: tre occasioni di segnare, non fortunato sulla seconda, nella terza avrebbe dovuto tirare in maniera più efficace. Spiazzato sul gol subito, meglio quando non giostra sulla linea della difesa

Galabinov 6.5: centravanti anni sessanta, sul rigore ha spiazzato il portiere con assoluta indifferenza, sul raddoppio ha servito l’assist a Menez, e si è ripetuto magistralmente nella ripresa, ma stavolta il compagno ha tirato fuori

Tumminello: un atto di presenza

Menez: al 10’ ha trascinato palla seminando avversari in mezzo al campo; persino un liscio sul tiro si è trasformato in passaggio (per Folorunsho nell’azione del rigore); nella ripresa non ha sfruttato da par suo un assist…”alla Menez” di Galabinov; inoltre tunnel e tacchi. Non ci sono voti per il gol: con un tocco da calcetto a conclusione di un solitario ‘pas de quatre’ per nulla apprezzato né dal disorientato connazionale De Maio che dal portiere Contini

Bellomo: nella prima parte della stagione è stato il giocatore amaranto più affidabile, ma da dopo la pausa è in evidente difficoltà

Stellone 6.5: quattro vittorie di fila in casa, migliore compagine del torneo nelle ultime sei giornate, nonostante (o forse grazie a) le rotazioni nella formazione iniziale; sta riuscendo sempre a sistemare la squadra, anche se stavolta non è stato difficilissimo tenere a bada un Vicenza poco aduso a lottare per la retrocessione.