Il mese di giugno sarà senza dubbio “ruggente” per l’immortale volto storico del piccolo schermo Pippo Baudo. Il conduttore, prossimo a spegnere ben 83 candeline il prossimo 7 giugno, celebrerà anche i suoi sessant’anni di carriera televisiva, la maggior parte dei quali trascorsi in casa Rai, dove ha portato al successo trasmissioni di punta come “Domenica In” e la celeberrima kermesse canora sanremese.
Mica male per un “purosanguesiciliano, che cominciò la sua rapida ascesa nell’universo dello showbiz tricolore proprio il giorno prima della sua seduta di laurea quando, pur di presentare il concorso di bellezza “Miss Sicilia” in quel di Chiaramonte Gulfi, fu disposto a ripartire all’alba del giorno dopo per raggiungere Catania in tempo per ottenere la tanto sudata laurea in Giurisprudenza, a bordo di un camioncino che trasportava frutta e verdura.
Il debutto nella rete generalista risale, però, tra la fine degli anni Cinquanta e gli inizi degli anni Sessanta: dopo aver condotto trasmissioni come “Guida degli emigranti”, “Primo piano” e “Telecruciverba” – oltre a numerosi festival musicali – Baudo esordì in Rai al fianco di Enzo Tortora durante il varietà “La conchiglia d’oro“; successivamente la Rai decise di mandare in onda la puntata pilota di “Settevoci“, varietà del domenica pomeriggio condotto proprio da “SuperPippo“, decretando il successo nazionale del conduttore.
Da quel giorno, la carriera di Baudo procederà tra moltissimi alti e qualche momento “out”, nel corso dei quali si separerà, seppur per brevissimo tempo, dall’emittente generalista per passare all’allora concorrente Fininvest (ora Mediaset); l’amore del suo pubblico, però, lo ricondurrà sempre in viale Mazzini e lo renderà un’icona indiscussa della televisione italiana grazie al suo garbo, alla sua professionalità e ad uno stile più vicino a quello di leggende come Enzo Tortora e Corrado, caratterizzato dall’atteggiamento conviviale, entusiasta, capace di coinvolgere un’ampissima fetta di telespettatori. Uomo dalla forte carica autoironica, Pippo Baudo non si è mai lasciato scoraggiare da alcuni imprevisti avvenuti in diretta e diventati nel tempo delle vere e proprie leggende metropolitane. Come dimenticare, ad esempio, l’enigmatica figura di “Cavallo Pazzo” che, nel corso del Festival di Sanremo datato 1992, invase il palco del Teatro Ariston delirando all’indirizzo del conduttore “Questo Festival è truccato e lo vince Fausto Leali!“; questa la profezia dell’uomo, che però non si avverò; in seguito, proprio “Cavallo Pazzo” asserì che tale scenetta fosse stata creata ad arte con il beneplacito di “SuperPippo”. Non conosceremo mai la verità dietro a questo episodio, così come non capiremo mai i dettagli nascosti dietro alla presunta minaccia di suicidio di Pino Pagano (che si consumò sempre a Sanremo, edizione del 1995), minaccia scongiurata proprio grazie all’aplomb e alla immensa umanità di Pippo Baudo.
Il presentatore siciliano legò indissolubilmente a doppio filo gran parte della sua sessantennale carriera alla storia del Festival della Canzone Italiana: condusse ben 13 edizioni, superando il collega Mike Bongiorno e divenendo così vero e proprio recordman. Nel corso dell’ultima edizione grande scalpore ha destato la sua breve ma intensa ospitata, da alcuni ritenuta davvero troppo “infelice”, giacché avrebbe senza dubbio meritato più spazio. Baudo è stato anche vero e proprio scopritore di talenti: Heather Parisi, Lorella Cuccarini, Beppe Grillo e Al Bano sono solo alcuni tra i volti noti del grande e piccolo schermo che hanno avuto il piacere di avere come pigmalione il grande Pippo Baudo. La vita privata del monumentale conduttore siciliano è stata caratterizzata dal matrimonio, conclusosi dopo 18 anni d’amore, con la soprano Katia Ricciarelli; prima dell’unione con la Ricciarelli, Baudo ebbe una relazione durata sette anni con Alida Chelli (che sposerà Walter Chiari), deceduta nel 2012. Il presentatore, legato da sentimenti di affetto sincero alla cantante anche dopo la fine della loro storia, esprimerà tutto il suo dolore affermando che “Per me è un lutto personale, siamo stati legati sette anni, l’ho amata tantissimo e da lei sono stato tanto amato. Era brillante, ironica, bella. Una donna importantissima“. Divenuto padre, nonno e persino bisnonno, Baudo non ha mai espresso il desiderio di “appendere il microfono al chiodo“, anzi!
La vitalità, la professionalità, la monumentalità del geniale Pippo Baudo saranno celebrate il prossimo 7 giugno su RaiUno con uno speciale che vedrà protagonisti molti personaggi dello spettacolo a partire dalle ore 20:30. Da Fiorello a Tullio Solenghi, da Gigi D’Alessio a Giorgia, saranno in tantissimi a celebrare la vita, l’estro, la carriera di uno dei personaggi storici della nostra televisione nello speciale “Buon Compleanno Pippo“.