Una Ndrangheta ancorata fortemente ad una dimensione arcaica e ritualistica, ma anche proiettata verso il futuro, controllante ogni settore del contesto territoriale in cui opera: è questo il quadro complessivo venuto fuori con l’operazione “Eyphèmos”, condotta dalla Polizia di Stato di Reggio Calabria e Palmi contro la potente ndrina Alvaro, operante nei comuni aspromontani di Sinopoli, Sant’Eufemia d’Aspromonte, San Procopio, Cosoleto e Delianuova, con ramificazioni in tutta Italia e all’estero; e proprio a Sant’Eufemia gli Alvaro avevano costituito una pericolosa locale di Ndrangheta che operava con un inquinamento pervasivo su tutto il contesto socio-economico-politico del territorio, con una facilità che gli stessi inquirenti hanno definito “sconcertante”. Oltre 65 arresti sono stati condotti dagli agenti di polizia tra le province di Reggio Calabria, Milano, Bergamo, Novara, Lodi, Pavia, Ancona, Pesaro-Urbino e Perugia: tutti gli indagati sono accusati, a vario titolo, dei reati di associazione mafiosa, reati in materia di armi e di sostanze stupefacenti, estorsioni, favoreggiamento reale, violenza privata, violazioni in materia elettorale aggravate dal ricorso al metodo mafioso e dalla finalità di aver agevolato la ‘ndrangheta, nonché per scambio elettorale politico mafioso.

Gli arrestati

Misura cautelare in carcere:

  1. ALATI Angelo, alias “il Marocchino”, nato a Scilla (RC) il 10.5.1977 [Presidente del Consiglio Comunale di Sant’Eufemia d’Aspromonte];
  2. ALVARO Cosimo, alias “Pelliccia”, nato a Sinopoli (RC) il 25.4.1964 [detenuto per altra causa];
  3. ALVARO Cosimo, nato a Sinopoli (RC) il 26.11.1962;
  4. ALVARO Domenico, inteso “Micu”, nato a Taurianova (RC) in data 1.12.1977;
  5. ALVARO Salvatore, inteso “Turi” alias “Paieco”, nato a Sinopoli (RC) il 4.8.1965;
  6. BAGNATO Giuseppe, inteso “Pinuccio”, nato a Reggio Calabria il 4.9.1962;
  7. BORGIA Antonino, nato a Palmi (RC) il 11.6.1993;
  8. CARBONE Domenico, alias “u Ciacio”, nato a Sant’Eufemia d’Aspromonte (RC) il 27.3.1965;
  9. CARBONE Sarino Antonio, nato a Reggio Calabria il 13.6.1978;
  10. CARBONE Vincenzo, alias “Ceo”, nato a Cinquefrondi (RC) il 9.8.1984;
  11. CASTAGNELLA Carmelo, nato a Reggio Calabria il 10.4.1967;
  12. CONDINA Vincenzo, alias “u Russu”, nato a Reggio Calabria il 7.10.1981;
  13. CREA Antonio, alias “spatola”, nato a Sant’Eufemia d’Aspromonte (RC) il 3.8.1967;
  14. CREA Emanuele, nato a Reggio Calabria il 27.1.1994;
  15. CREA Giovanni, nato a Sant’Eufemia d’Aspromonte (RC) il 5.5.1969 [già sottoposto agli arresti domiciliari per altra causa];
  16. CREA Giuseppe, nato a Sant’Eufemia d’Aspromonte (RC) il 3.2.1959;
  17. CREAZZO Antonino, inteso “Nino”, nato a Reggio Calabria il 3.11.1982 [consulente del Lavoro];
  18. CUTRÌ Pasquale, nato a Sant’Eufemia d’Aspromonte (RC) il 22.12.1972;
  19. DELFINO Nicola, nato a Reggio Calabria il 15.10.1983;
  20. DELFINO Rocco Graziano, nato a Reggio Calabria il 6.9.1986 [latitante];
  21. DOCENTE Luca, nato a Torino in data 11.11.1973 [agente immobiliare];
  22. FIRENZUOLI Attilio, detto “Nino” alias “Testuni”, nato a Sant’Eufemia d’Aspromonte (RC) il 26.11.1971;
  23. FORGIONE Diego, alias “u peones”, nato a Sant’Eufemia d’Aspromonte (RC) il 13.11.1945;
  24. FORGIONE Domenico, inteso “Dominique”, nato a Carlton (Australia) il 15.7.1973 [consigliere comunale di minoranza di Sant’Eufemia d’Aspromonte];
  25. GAGLIOSTRO Antonino, inteso “Tony” alias “u mutu”, nato a Reggio Calabria il 5.5.1973 [titolare di due attività commerciali – bar ristorante – a Milano];
  26. IDÀ Cosimo, alias “u diavulu”, nato a Reggio Calabria il 27.3.1977, [Vice Sindaco di Sant’Eufemia d’Aspromonte, Assessore con delega al Bilancio, Programmazione, Tributi];
  27. ITALIANO Giasone, nato a Delianuova (RC) il 16.10.1969;
  28. LAURENDI Antonino, alias “ninareddhu u pistolu”, nato a Scilla (RC) il 2.2.1996;
  29. LAURENDI Cosimo, nato a Milano il 4.9.1963;
  30. LAURENDI Domenico, alias “Rocchellina”, nato a Sant’Eufemia d’Aspromonte (RC) il 7.10.1969 [Imprenditore nel settore edile];
  31. LAURENDI Rocco, nato a Cinquefrondi (RC) il 3.10.1996;
  32. LUPOI Natale, alias “Beccaccia”, nato a Sinopoli (RC) il 10.06.1975;
  33. LUPPINO Domenico, nato a Reggio Calabria il 7.6.1975, [ingegnere, responsabile dell’Ufficio Tecnico del Comune di Sant’Eufemia d’Aspromonte];
  34. MACRÌ Girolamo, nato a Siderno (RC) il 15.10.1987 [detenuto per altra causa];
  35. MODAFFARI Bruno, alias “u filiciuni”, nato a Sant’Eufemia d’Aspromonte (RC) il 15.3.1969 [gestore di un ristorante a Solano di Scilla];
  36. MODAFFARI Domenico, nato a Reggio Calabria il 24.9.1994 [dimorante ad Hannover in Germania];
  37. MODAFFARI Francesco, nato a Reggio Calabria il 19.6.1992 [dimorante ad Hannover in Germania];
  38. MODAFFARI Pasquale, alias “u filiciuni”, nato a Cinquefrondi (RC) il 13.10.1995;
  39. MODAFFARI Vincenzo, alias “u ruggiatu”,nato a Sant’Eufemia d’Aspromonte (RC) il 27.11.1964;
  40. NAPOLI Carmine, alias “Carminazzu”, nato a Sant’Eufemia d’Aspromonte (RC) il 4.10.1961;
  41. NAPOLI Giuseppe Carmine, alias “‘mpizza”, nato a Sant’Eufemia d’Aspromonte (RC) il 22.6.1965;
  42. NOVELLO Giuseppe, nato a Reggio Calabria il 30.5.1981[detenuto per altra causa];
  43. ORFEO Diego, nato a Reggio Calabria il 5.6.1997;
  44. ORFEO Giuseppe, nato a Sinopoli (RC) il 31.1.1967;
  45. QUARTUCCIO Carmine, inteso “Carmelo”, nato a Sinopoli (RC) il 3.9.1968 [imprenditore nel settore degli impianti elettrici];
  46. RESTUCCIA Domenico, nato a Gioia Tauro (RC) il 24.7.1992;
  47. RIZZOTTO Giuseppe, nato a Taurianova (RC) il 20.7.1979;
  48. ROMEO Francesco, nato a Palmi (RC) il 2.6.1981;
  49. ROMEO Michele, nato a Reggio Calabria il 20.6.1975[impiegato comunale a Mornago -VA-];
  50. SCICCHITANO Giuseppe, nato a Palmi (RC) il 2.10.1989;
  51. SPALIVIERO Giorgio, nato a Melito di Porto Salvo (RC) il 28.4.1970;
  52. SPERANZA Giuseppe, alias “u longu”, nato a Taurianova (RC) il 18.5.1980;
  53. VITALONE Francesco, nato a Palmi (RC) il 5.7.1981;

Misura cautelare degli arresti domiciliari

  1. CANNIZZARO Cosimo, alias “spagnoletta”, nato a Sant’Eufemia d’Aspromonte (RC) l’1.4.1944;
  2. CANNIZZARO Francesco, alias “Cannedda”, nato a Sant’Eufemia d’Aspromonte (RC) il 23.6.1930;
  3. CREA Emanuele, alias “Ciccellino”, nato a Messina il 4.6.1933;
  4. CREA Francesco, nato a Taurianova (RC) il 16.1.1950 [assicuratore];
  5. CREAZZO Domenico, nato a Desio (MB) il 12.7.1977, [Sindaco di Sant’Eufemia d’Aspromonte (RC), neo eletto Consigliere Regionale della Calabria];
  6. FEDELE Mauro, nato a Cinquefrondi (RC) il 12.10.1995;
  7. GALLETTA Giuseppe Antonio, nato a Reggio Calabria (RC) il 21.11.1962 [medico];
  8. IANNÌ Rocco, nato a Scilla (RC) in data 8.2.1967 [ristoratore con attività commerciali a Bagnara Calabra e Milano];
  9. LAURENDI Rocco, alias “Rocchellino”, nato a Sant’Eufemia d’Aspromonte (RC) il 3.10.1944;
  10. LUPPINO Antonio, inteso “‘Ntony” alias “Malomu”, nato a Palmi (RC) il 13.4.1968;
  11. NAPOLI Carmelo, nato a Cinquefrondi (RC) il 28.7.1993;
  12. SICLARI Marco, nato a Reggio Calabria il 25.5.1977, [Senatore della Repubblica eletto nel marzo 2018]. L’esecuzione della misura cautelare nei confronti del Senatore Marco SICLARI, secondo quanto disposto dal G.I.P. in conformità con il dettato normativo, rimarrà sospesa in attesa della delibera della Camera di appartenenza, alla quale è stata richiesta l’autorizzazione a procedere.
Le indagini

Tramite complesse indagini, che hanno comportato un imponente dispiegamento di uomini e mezzi, nonchè l’ausilio dell’alta tecnologia per le intercettazioni telefoniche e ambientali, gli inquirenti hanno potuto appurare come la Ndrangheta, tramite una sistematica azione pervasiva, fosse riuscita a collocare propri membri ai vertici del governo, dell’assemblea elettiva e all’interno degli apparati dell’amministrazione comunale di Sant’Eufemia d’Aspromonte. Con il ruolo di capo, promotore ed organizzatore dell’associazione mafiosa è stato arrestato in esecuzione della misura cautelare della custodia in carcere il Vice Sindaco, IDÀ Cosimo, artefice di diverse affiliazioni che avevano determinato un forte attrito con le altri componenti del locale di ‘ndrangheta eufemiese e l’alterazione degli equilibri nei rapporti di forza tra le varie fazioni interne allo stesso.
Con la contestazione di partecipazione all’associazione mafiosa sono stati arrestati in esecuzione della misura cautelare della custodia in carcere il Presidente del Consiglio Comunale ALATI Angelo, quale mastro di giornata della cosca, il Responsabile dell’Ufficio Tecnico ingegnere LUPPINO Domenico, referente della cosca in relazione agli appalti pubblici del comune e FORGIONE Domenico, inteso “Dominique”, consigliere comunale di minoranza, che aveva il compito di monitorare gli appalti del comune per consentire l’infiltrazione da parte delle imprese riconducibili alla cosca eufemiese. Con in più la costante ricerca di consensi elettorali, molto spesso richiesti tramite la persona di LAURENDI Domenico (processato e assolto in secondo grado nell’ambito del procedimento “Xenopolis”), personaggio la cui caratura ndranghetistica era ben nota in tutta la zona ed addirittura accettata e apprezzata. Tutti i rapporti e i collegamenti tra imprenditori, politici e mafiosi servivano non solo per scambi di voti e favori, ma persino per avvicinare giudici ed aggiustare processi, come in una situazione che ha visto protagonisti il sindaco di Sant’Eufemia (e neo consigliere regionale con Fratelli d’Italia, eletto nelle scorse elezioni di gennaio) Domenico CREAZZO ed il fratello Antonino (massone iscritto alla loggia “Grande Oriente d’Italia”).

I rapporti con la politica e le posizioni di Creazzo e Marco Siclari

Come affermato dagli inquirenti nella conferenza stampa avvenuta questa mattina presso la Questura reggina, l’odierna operazione non vuole assolutamente essere un attacco o instaurare una processo contro i partiti politici, ma semplicemente combatte i comportamenti illeciti dei singoli, che anzi infettano con le loro azioni il lecito operato dei politici onesti. Andando nello specifico, Domenico Creazzo (finito agli arresti domiciliari) non sembra alla fin fine aver svolto chissà quale ruolo, ma pare aver, più che altro, soddisfatto alcune esplicite richieste del fratello riguardo all’aggiustamento di un processo (richiesta che non si sa, al momento, se sia stata poi effettivamente portata a compimento); invece, per il sostegno alla sua candidatura a consigliere regionale, pare che abbia agito in piena consapevolezza nel cercare l’aiuto delle ndrine.
Ed è proprio questo il genere di comportamento politico che ha lasciato letteralmente di stucco gli inquirenti e le forze dell’ordine, i quali hanno così ricostruito nel corso delle indagini un desolante e conclamato panorama delinquenziale insito tra Sant’Eufemia e i comuni limitrofi, addirittura sconfortante nell’amara constatazione che i politici (calabresi e di certo anche di altre Regioni) si siano ormai abituati a rivolgersi alle cosche per questa o quella cosa, con una disivoltura spregiudicata. Per quanto riguarda il senatore Marco Siclari, di cui gli Alvaro avrebbero sostenuto la candidatura a Palazzo Madama nel 2018 dopo un incontro preventivo tra lo stesso Siclari e Domenico Laurendi, il procedimento cautelare nei suoi confronti è al momento sospeso in attesa dell’autorizzazione a procedere richiesta dalla DDA.

La potenza degli Alvaro dall’Italia fino all’Australia

Nel corso della conferenza stampa, presenti tra gli altri il Procuratore della Repubblica Giovanni Bombardieri e il Questore di Reggio Maurizio Vallone, è stato messo in evidenza come il centro di Sant’Eufemia, normalmente poco considerato dagli investigatori ed anche dalla stampa, stesse per assurgere ad un nuovo ruolo di primissimo piano nell’ambito della Ndrangheta non solo nazionale, ma globale.
Infatti, Bombardieri ha ricordato le ramificazioni della cosca Alvaro in Australia, dove qualsiasi favore, direttiva, ordine, ma anche uno sgarro o “seccatura” da risolvere, è sempre discusso e attuato dalla “casa-madre” in Calabria e mai autonomamente dai picciotti d’Oceania. Un’ulteriore prova di come la Ndrangheta, nonostante la sua costante evoluzione internazionale, non rinunci al profondo radicamento alla terra d’origine che costituisce di fatto il saldo punto di riferimento morale e di comando di tutte le cosche ad ogni latitudine.
“Vogliamo sentitamente ringraziare tutti gli appartenenti alle Forze dell’Ordine per il lavoro svolto – ha poi concluso Vallone – perchè, nonostante tutto, siamo circondati per la maggior parte da gente che opera nel pieno rispetto delle regole e delle istituzioni”.