Viviamo come se ogni giorno fosse la Giornata della Terra. Sarebbe bello se questo monito diventasse un diktat per l’intero globo. Il 22 aprile è una data importantissima per il nostro pianeta: si celebrerà, come ogni anno, l’Earth Day, la Giornata della Terra che giunge in questo tostissimo 2020 a festeggiare il cinquantennale dalla sua istituzione nel lontano 1970. Un evento mediatico e non solo, che in tempo di Covid-19 è costretto a reinventarsi rinunciando ad iniziative pubbliche ma non perdendo di vista il suo scopo principale: sensibilizzare l’opinione pubblica sulle tematiche ambientaliste e sull’importanza di rispettare i doni che Madre Natura ha messo a disposizione del genere umano.

Meno smog, più incoscienza

Ma intanto, come sta attualmente la Terra? Il Coronavirus, che ha costretto la popolazione mondiale a restare chiusa in casa, ha avuto il solo “merito” di ridurre significativamente le emissioni di CO2, come dimostrato da alcune suggestive immagini registrate dai satelliti presenti nello spazio. Unico effetto collaterale positivo di questa epidemia, che però alcuni esperti temono possa essere solo temporaneo. Ecco perché sarebbe ideale approfittare di questa quarantena forzata per documentarsi ed interessarsi alla salvaguardia del nostro pianeta, e per reiterare, una volta finiti gli “arresti domiciliari” salvavita, comportamenti corretti che possano contribuire a “ripulire” ulteriormente la nostra atmosfera.
Un atteggiamento che non deve assolutamente essere emulato riguarda l’abbandono coatto nell’ambiente di guanti e mascherine monouso che, oltre ad essere pericoloso veicolo di contagio da Covid-19, rischia di provocare disastrose conseguenze per la nostra Terra per moltissimo tempo. “Ricordiamo che i dispositivi sanitari sono molto resistenti e potrebbero durare nell’ambiente decine di anni come accade per le buste di plastica più spesse o i flaconi di liquidi più resistenti“, ha spiegato Mariateresa Imparato, presidente Legambiente Campania in una nota stampa. “Responsabilizzare ed informare i cittadini per combattere maleducazione e inciviltà è fondamentale soprattutto per evitare di ritrovarci in autunno, quando riprenderemo le nostre campagne ambientali, a dover liberare piazze, strade e giardini da tanti guanti e mascherine oltre che dai soliti rifiuti in plastica – continua la Imparato, fornendo anche le linee-guida per un corretto smaltimento di questi rifiuti speciali – E’ bene avvolgere questi rifiuti in due o tre sacchetti, per essere sicuri che niente fuoriesca, e chiuderli bene. Per chiudere il sacchetto è bene usare dei guanti monouso, che poi andranno in un altro sacchetto che a sua volta dovrà finire sempre nella raccolta indifferenziata“.

Earth Day, la programmazione National Geographic

In occasione del cinquantesimo anniversario della Giornata della Terra, National Geographic ha deciso di omaggiare i suoi spettatori e tutti gli amanti dell’ambiente con una maratona streaming programmata proprio per la giornata del 22 aprile. “Cosa ci dice la Terra” è il titolo di questa importante iniziativa, che dalle 15:00 alle 22:00 vedrà alternarsi sul sito web di National Geographic (e sui portali partner dell’evento) i direttori delle edizioni italiana e internazionale del mensile National Geographic Marco Cattaneo e Susan Goldberg, ricercatori italiani e internazionali, sportivi di fama globale come Claudio Marchisio, l’astronauta Luca Parmitano, attori, scrittori, il frontman dei Litfiba Piero Pelù, conduttori radiofonici, nonché Carlo Verdone, attore e regista capitolino. Si parlerà di rispetto per la Terra, della necessità di abbracciare una svolta ambientalista che potrà salvare la salute del nostro pianeta e, con essa, anche la nostra.
Altro evento di punta proposto dal canale Sky National Geographic (visibile anche sul canale NatGeo Wild) sarà la trasmissione della premiere del documentario “Jane Goodall: The Hope” a partire dalle ore 20:55. La famosa antropologa inglese, nota soprattutto per la sua quarantennale ricerca sulla vita sociale degli scimpanzé, ha lasciato un’eredità preziosissima ai posteri, ben esplicata in questa pellicola dove si racconta il suo approccio innovativo alle tematiche ambientali, la sua predilezione per lo studio delle scimmie antropomorfe, il suo insegnamento irrinunciabile al rispetto e alla salvaguardia di ogni essere che popola questo nostro meraviglioso pianeta.