In esclusiva ai nostri microfoni, Daniela Santelli, avvocatessa di Rende (Cs) con la passione per il calcio e la scrittura. Daniela, oltre ad essere un donna di legge e procuratrice di giovani talenti, ha scritto un romanzo intitolato ‘Ad un passo dal cuore‘, su cui c’è anche un progetto cinematografico. Una donna dalle mille risorse che non finisce mai di stupire: questa è Daniela Santelli.

Ciao Daniela: oltre ad essere un brillante avvocato, ami il calcio e la scrittura. Da dove nascono queste due passioni?

Diciamo che sono una donna poliedrica. Non amo solo la toga, ma anche il mondo del calcio e soprattutto amo scrivere da quando ero piccola. Già a cinque anni scrivevo poesie alla macchina da scrivere di mio nonno. Una passione che coltivo da sempre, e che ho realizzato grazie alla pubblicazione del mio romanzo A un passo dal cuore nel 2018, edito dalla Bertoni Editore di Perugia, casa editrice, voglio specificare, non a pagamento. Tutt’ora sono anche coordinatrice di una testata on line che si chiama It Cosenza. Il calcio lo amo da sempre, e in particolar modo da piccola, quando invece di giocare con le bambole guardavo l’Inter con mio padre sul divano di casa. La mia fede calcistica nerazzurra ancora mi accompagna piacevolmente. Posso dire che, da donna calabrese passionale e caparbia, ho fatto delle mie passioni il senso delle mie giornate.

Sei anche una procuratrice sportiva, assisti tanti giovani calciatori talentuosi che giocano in Calabria; ci vuoi parlare di loro?

Ho iniziato a fare la procuratrice sportiva perché Giulio Mauro, il mio 2001 difensore centrale, dopo essere uscito dal Crotone mi chiese di seguirlo. Io in quel momento non sapevo proprio da dove iniziare, facevo l’avvocato ma non la procuratrice. Ma lui, rompendo tutti gli schemi, decise che doveva essere una donna a prendersi cura di lui calcisticamente, e quella donna dovevo essere io. Da lì poi, ho conosciuto piano piano tutti gli altri ragazzi che ora seguo. Ma il mio rapporto con tutti loro va al di là dei contratti o delle procure, io li adoro, credo in loro e nelle loro capacità: Giulio Mauro, cartellino Rende Calcio, quest’anno in prestito a Scalea in eccellenza, fisico da granatiere, occhi magnetici e tanta tecnica;  Mario Greco, classe 2001, ruolo mezzala, ma anche terzino sinistro, cartellino Cosenza Calcio, quest’anno in prestito al Castrovillari in Serie D. Un terzino che ha sempre giocato titolare con un gol segnato di testa nella prima giornata di campionato. Una gazzella in campo, veloce, inarrestabile; Guido Proto, classe 2001, cartellino Rende Calcio, ruolo esterno alto mancino, uno che segna di sinistro con un’eleganza tecnica straordinaria, quest’anno in prestito a Trebisacce ricoprendo il ruolo di terzino sinistro, ha dimostrato di sapersi gestire in più ruoli; Matteo Calderaro, ruolo portiere del ’97, con un’esperienza calcistica importante. Quest’anno ha difeso la porta del Trebisacce in eccellenza. Un portiere con tecnica e forza, i giornali hanno parlato molto di lui, naturalmente in positivo; Ernesto Gentile, classe 99 trequartista. Uno che ha sempre respirato aria di professionismo sin da piccolo. Dopo un infortunio a Palmi l’anno scorso, con l’umiltà che lo contraddistingue quest’anno si è rimesso in gioco a Cotronei in eccellenza. Tecnico e raffinato; poi i più piccoli, Fabrizio Simone Silipigni, siciliano, classe 2004, ruolo esterno mancino che ha giocato quest’anno a Camaro. Uno dal gol facile e che è sotto l’occhio di osservatori anche importanti; Stefano Roveto, classe 2004, un trequartista mancino, proveniente dalla Basilicata, quest’anno ha giocato a Matheola, segna tranquillamente sia di destro che di sinistro grazie alla sua tecnica; Momo Sanogo, anch’egli 2002, cartellino Rende Calcio, proveniente dalla Costa d’Avorio, un centrocampista mancino, forte tecnicamente e fisicamente. Un ragazzo umile e con una passione irrefrenabile per il calcio. E poi il mio ultimo arrivo, Samuele Santoro, classe 2002, cartellino Rende Calcio, difensore centrale, ma all’occorrenza terzino ambidestro. Uno che corre tanto e che ha resistenza e tanta umiltà. E che gioca dall’età di quattro anni.
Comunque, sicuramente ci sono nuovi arrivi: me li scelgo sulla base di presupposti essenziali per me. Oltre le gambe, conta la testa.

Sei famosa per essere una donna amante dei tacchi a spillo. Per te rappresentano soltanto una moda oppure ha un significato particolare?

Ho sempre considerato i tacchi alti un simbolo di grande femminilità, anche se non sono per tutte. Bisogna saperli indossare con grazia e senza mai essere volgari. Odio la volgarità in una donna. I tacchi rappresentano il mio peccato preferito, li colleziono e non potrei mai farne a meno, li trovo seducenti se indossati dai piedi giusti.

Come detto in apertura, coltivi la passione per la scrittura. Recentemente hai pubblicato un romanzo intitolato ‘Ad un passo dal cuore’, cosa viene raccontato in questa tua opera?

Come ho detto precedentemente, scrivo da quando ero piccola. Ho ereditato da mia madre la passione per la scrittura. Lei, professoressa di Lettere, mi ha sempre orientata in questo senso, scrivere bene ed utilizzare adeguatamente la punteggiatura. “A un passo dal cuore” è il mio primo romanzo ed è un sogno realizzato grazie al mio editore Jean Luc Bertoni. A quasi due anni dalla pubblicazione, tantissime presentazioni, anche fuori la Calabria, un Premio Cultura donna a Napoli l’anno scorso, tante vendite, ed ora si prospetta anche un film. È una storia d’amore impegnativa e complessa: Giulia giovane legale in carriera, si innamora di un suo collega Stefano, ma lui è un uomo impegnato. Inizia tra loro una forte passione, che li terrà legati fino a quando Giulia capirà di non poter mai essere la scelta, bensì sempre “l’altra”. Al cuore di Stefano, in realtà, lei non ci arriverà mai. Come tutti gli amori impossibili, anche questo è diventato indimenticabile.

Sappiamo che questo romanzo diventerà anche film, a che punto siete con il cast e le riprese?

Sul romanzo c’è un progetto cinematografico. La sceneggiatura è in fase di lavorazione da parte dei miei due registi, Giuliano Pagani e Alfredo Quintiero. Naturalmente, verrà poi visionata sempre da me e dal mio editore. Sono molto soddisfatta; volendo valorizzare la mia terra, si girerà in Calabria. Il progetto ha una data di realizzazione, il 2021. Dopo l’estate inizieranno i primi casting.