Il lungo e altalenante lockdown ha notevolmente aumentato la proposta televisiva su ogni genere di piattaforma, affiancando nuovissime produzioni a sequel di show di successo.
Impresa ardua, quella di regalare ad ogni nuova tranche di episodi di una serie TV già nota gli stessi brividi, le stesse emozioni, la stessa suspense delle stagioni precedenti; una missione che non sempre coglie nel segno, ma che nel caso di “Riviera 3“, produzione originale ideata da Neil Jordan e andata in onda su Sky Atlantic proprio in queste settimane, potremo definire più che compiuta.

Tra Italia ed Argentina

La terza stagione di “Riviera“, conclusasi proprio lo scorso venerdì con la messa in onda degli ultimi due episodi dello show, riporta su piccolo schermo le “disavventure” della bella e glaciale vedova Georgina Ryland-Clios (impersonata magistralmente dalla bravissima Julia Stiles) un anno dopo i tragici avvenimenti che hanno letteralmente decimato la famiglia Clios, culminati con un incendio al forte che ha ridotto in cenere tutte le opere d’arte della Fondazione dedicata al defunto consorte della protagonista.
La donna, divenuta insegnante a Londra, incontra il ruspante e ironico esperto d’arte Gabriel Hirsch (interpretato da Rupert Graves, una delle new entry meglio riuscite della serie) che propone a Georgina un’offerta irripetibile: recuperare delle opere d’arte sottratte dai Nazisti ad una famiglia olandese.
Un incarico semplice solo in apparenza, che innescherà una serie di avvenimenti drammatici che condurranno l’insolito duo dapprima nella “nostra” Venezia, poi nuovamente in Francia sino ad arrivare in Argentina.
Sarà un semplice gioiello – un rosario contenente al suo interno un messaggio segreto – a dare il “La” agli avvenimenti che vedranno Georgina e Gabriel coinvolti in un intrigo politico che ha inizialmente contrapposti il losco sindaco di Buenos Aires in odore di rielezione Victor Alsina-Suarez (Gabriel Corrado) a Padre Enrique Romero, sacerdote della città che cerca giustizia per la morte del giovane Tomas Castillo: una morte che, episodio dopo episodio, assumerà contorni sempre più inquietanti e la cui responsabilità oggettiva non sarà da attribuire al solo Primo Cittadino.

Fascino controverso

La terza stagione di “Riviera“, oltre ad inserire tantissimi nuovi personaggi, “allieta” lo spettatore con due graditi ritorni: i gemelli Nico e Daphne (Jack Fox e Poppy Delevingne), che Georgina e Gabriel incontreranno in Francia, la cui presenza si rivelerà fondamentale non solo per dare una sferzata alla storia, ma anche e soprattutto per cogliere l’ennesima sfumatura controversa dell’affascinante e “stilosa” Georgina Ryland, disposta a tutto pur di ottenere risposta alle sue domande, spinta da uno strano e talvolta incomprensibile senso di giustizia.
La protagonista non conosce mezze misure e non intende fermarsi davanti a niente e nessuno. La personalità della primadonna di “Riviera” – bella ma controversa, proprio come il rosario causa di tante tribolazioni per l’esperta d’arte ed il suo partner Gabriel – resta uno dei punti di forza della serie televisiva, che riesce ad incantare spettatori – e soprattutto, spettatrici! – anche grazie alle location dall’atmosfera patinata, nonchè al look super glamour della Stiles e della Delevingne.
I colpi di scena, le sferzate improvvise nella storia, la concatenazione degli eventi fanno il resto. “Riviera 3” è senza dubbio da annoverare tra le produzioni originali più appassionanti del 2020, grazie alla quale potremo viaggiare per il mondo ammirando opere d’arte di valore incommensurabile, entrando negli eleganti ed algidi ambienti nei quali si muovono con disinvoltura i protagonisti dello show e scoprendo che, come recita un vecchio adagio, “Non è tutto oro quello che luccica“. Un universo la cui innegabile bellezza sta, appunto, nel suo essere contorto.