Articolo di Gianluca Tripodi, opinionista

La Viola crolla al rientro negli spogliatoi e cede a Sant’Antimo per 66 a 75; la squadra, ancora una volta purtroppo, ha dimostrato scarsa continuità nel passaggio fra i primi due quarti, sprecando una buona occasione per rilanciarsi in campionato contro la buona e valida formazione di Sant’Antimo.
All’inizio, la squadra nerarancio parte con un buon ritmo, ma Sant’Antimo, grazie alle giocate di Ochoa e Coviello, rientra subito in partita impattando sul 24 pari alla fine del primo quarto. Nel secondo parziale, la squadra partenopea inizia con più piglio con le giocate dello stesso Coviello, di Marcovich sotto canestro che si alterna molto bene con Ochoa e di Conte sulle linee esterne, portandosi avanti per 34 a 38. Nel terzo periodo, la Viola subisce, come accade ormai troppo spesso, un blackout totale: la squadra nerarancio arriva sul 43 a 62 per i Partenopei. Il nervosismo in cabina di regia da parte di Balic, i tecnici fischiati alla panchina prima e dopo sono il segnale che purtroppo oggi la squadra è decisamente fuori condizione. Non basta un volitivo Franco Gaetano sotto canestro che cerca di supplire anche all’assenza di Yande Fall, ancora oggi in campo per poco meno di metà partita. Nel finale, la squadra nerarancio cerca di rimontare chiudendo però sul 66 a 75.
A questo punto, è lecito cominciare a domandarsi cosa non funzioni nelle ultime tre partite:per gli uomini di Bolignano si impone senza dubbio una severa riflessione, sia sul piano tecnico che, da parte di qualche uomo, sul piano psicologico in merito ad un approccio in campo che si rivela essere troppo spesso sbagliato. Il prossimo impegno si dimostrerà sicuramente proibitivo, in quanto la Viola è in attesa della trasferta in casa della forte formazione di Ragusa, già incontrata in Supercoppa.