Foto – Valentina Giannettoni

La prodezza di Montalto decide il derby col Crotone, che consente alla Reggina di interrompere l’interminabile serie di sconfitte. Una partita che ha dato risposte importanti sul piano dell’impegno e dello spirito di gruppo, essenziali per far fronte al momento delicato. La squadra di Stellone sfrutta al massimo l’episodio favorevole, badando al sodo per una vittoria che potrebbe segnare un nuovo punto di partenza. Oggi era fondamentale fare punti e la difesa a cinque nei minuti finali ne costituisce la miglior prova. Sul piano della prestazione ci sarà tempo per lavorare.
Entrambe le formazioni non vivono un gran momento, in particolar modo quella amaranto, alla ricerca di una vittoria che manca dallo scorso 5 novembre. Stellone, alla “prima” da tecnico al Granillo, cambia qualcosa rispetto a sette giorni fa, anche per via di qualche acciaccato: Rivas ancora out, Galabinov non al meglio e relegato in panchina. Stavropoulos in dubbio fino all’ultimo, ma trova infine una maglia da titolare al fianco di Cionek. L’undici iniziale vede la novità Ménez, assente da oltre tre mesi. Assente Bellomo, appiedato dal giudice sportivo per una giornata. Il 4-2-3-1 si completa con Di Chiara e Loiacono esterni, sulla mediana Crisetig ed Hetemaj fungono da cerniera, mentre Ménez, Folorunsho e Kupisz fanno da supporto a Montalto. Modesto, dal canto suo, affida le chiavi della retroguardia a Golemic, Mulattieri unica punta sorretto alle spalle da Awua e Maric.

Il derby

Nei primi minuti, le due formazioni partono contratte per via dell’alta posta in palio. Solo qualche tentativo che non impensierisce i due portieri. Gara che si sblocca improvvisamente al minuto 21, quando Montalto intercetta la sfera a centrocampo e fa partire un lungo pallonetto che s’infila alle spalle di Saro, rendendo inutile il suo intervento. Gol da cineteca per l’attaccante amaranto, che interrompe un digiuno che durava da 270′. Il vantaggio della Reggina ha il merito di rompere gli indugi rendendo più piacevole la contesa: il Crotone potrebbe pareggiare con Mulattieri al 34′, ma Turati si oppone splendidamente in tuffo, negando la gioia del gol al giovane attaccante. Gli uomini di Stellone si difendono e provano a colpire in contropiede; il pubblico del Granillo rimane con l’esultanza strozzata in gola quando Stavropoulos, su corner calciato da Di Chiara, di testa sfiora il montante alla destra di Saro. Al tramonto della prima frazione di gioco, rossoblù pericolosi dalle parti di Turati con il tentativo di Sala, con palla che si spegne sull’esterno della rete.
Nel secondo tempo Amione prende il posto dell’acciaccato Stavropoulos. La prima occasione è del Crotone con Maric, il cui mancino sfiora l’incrocio mettendo i brividi a Turati. Gli amaranto si difendono cercando di sfruttare gli spazi che inevitabilmente concedono gli avversari. I padroni di casa, con la giusta dose di esperienza, portano la gara fino in fondo e dopo tre mesi possono festeggiare un successo che mancava dal 24 Ottobre (2-1 al Parma).