“Dobbiamo ricominciare a sognare”. Queste le parole di Marcello Cardona al momento del suo insediamento ufficiale nella carica di presidente della Reggina. Lo ha presentato oggi il nuovo proprietario della società amaranto, l’imprenditore lametino Felice Saladini, in occasione dell’incontro con la stampa allo stadio ‘Granillo’.
Cardona, 65 anni e reggino di nascita, arbitro di calcio fino al 1996 con 32 presenze in serie A, ha appena concluso, dopo la nomina a prefetto, la sua carriera professionale iniziata a 25 anni in polizia. Per quanto la parola ‘trasparenza’ l’abbia fatta da padrona, più che ad un evento di carattere sportivo si è quasi avuta la sensazione di un incontro sulla legalità.
Dopo aver inviato un saluto ai vertici di Figc e Lega, nonché ai colleghi presidenti delle società di calcio con particolare riguardo a quelle calabresi, Cardona si è impossessato della scena, spiegando le ragioni che lo hanno spinto ad accettare l’incarico: “Era inimmaginabile una cosa del genere una ventina di giorni fa. Innanzitutto, ringrazio Saladini per la fiducia che ha avuto fin da subito nei miei confronti; e, già in occasione del primo incontro, mi aveva favorevolmente impressionato per la sua umiltà e per la sua serietà, della quale mi faccio garante, oltre che per l’entusiasmo e per i temi indirizzati alla trasparenza, alla crescita e ai giovani. Ho riflettuto, insieme con la mia famiglia e con amici reggini, ho ripercorso la mia vita, le mie origini reggine, la prima volta che mio padre mi ha portato a vedere la Reggina che giocava con la Tevere Roma, e poi, all’ultima giornata della prima promozione in serie B, il presidente Granillo mio vicino di casa. Mi sono emozionato, ed allora ho deciso di tentare, di accettare, di mettere a disposizione la mia esperienza, il mio modo di essere, la mia trasparenza al servizio della Reggina e della mia città, per sostenere un imprenditore calabrese entusiasta la cui capacità è riconosciuta a livello nazionale e, alla fine, anche per sognare!”.
Si tratta di un incarico a tempo pieno: “E’ un impegno importante – ha proseguito Cardona – La proprietà mi ha dato la possibilità di fare qualunque cosa, mi ha persino proposto un compenso (rifiutato, nda). Da parte mia ci sarà apertura nei confronti di tutti, perché solo con la condivisione tra tutte le componenti sarà possibile crescere, ma anche con serietà, rigore, serenità e trasparenza, tutti aspetti piuttosto carenti negli ultimi anni, che dovranno servire per porre le basi per un’attività che abbia una lunga prospettiva. Pertanto, conti in ordine, spazio ai giovani, e abbiamo cominciato a lavorare con l’intento di costruire una squadra che giochi bene al pallone, ché questa è la cosa più importante per i tifosi, e magari poter creare un gioco tipico della Reggina dalle giovanili alla prima squadra. E infine, dovremo essere ben presenti in Figc e in Lega per far conoscere quel che faremo”.
Insediato il presidente, Saladini ha rimandato ai prossimi giorni la composizione del consiglio di amministrazione della società amaranto, che sarà formato da un team di professionisti competenti in aspetti legali, finanziari e commerciali: “Nell’incontro precedente, avevo assunto l’impegno di creare una struttura solida, autorevole e competitiva che possa consentire di ottenere grandi risultati con la massima trasparenza. Sono emozionato e orgoglioso al pensiero che anni fa venivo a vedere la Reggina in serie A ed ora ne sono il proprietario. Vorrei smetterla di pensare al passato e lavorare pensando solo al futuro; mi rendo conto che la responsabilità è tanta. Vogliamo riportare la gente allo stadio e farla divertire; far riparlare di nuovo degli amaranto a livello nazionale, dobbiamo far rivivere e sognare la Calabria intera con la Reggina!”.