Filippo Inzaghi – Foto Valentina Giannettoni

E’ vera crisi. Il Pisa passa con il più classico dei risultati – 0-2, definito dalle realizzazioni di Gliozzi e Gargiulo – e costringe gli amaranto alla quarta sconfitta in cinque gare, di cui tre consecutive. I segnali di un simile crollo erano percepibili da diverse settimane, ma da oggi diventano tangibile realtà. L’undici di Inzaghi è, ormai, una fotocopia sbiadita dello scoppiettante girone di andata e le cause possono rinvenirsi in un sistema di gioco che gli avversari hanno imparato a conoscere, senza riuscire a trovare una valida alternativa. È venuta meno quella convinzione necessaria a portare a casa l’intera posta in palio. Filippo Inzaghi schiera i suoi uomini ad albero di Natale. Il 4-3-2-1 vede l’esordio in difesa di Terranova con dirottamento di Gagliolo a sinistra – a farne le spese è Di Chiara che si accomoda in panchina – sulla mediana c’è il rientro di Fabbian dalla squalifica e l’assenza, per l’identico motivo di Mayer, in avanti fiducia dal primo minuto all’altro rinforzo del mercato di Gennaio, Strelec.
Le scelte di Luca D’Angelo sono indirizzate su Moreo come unica punta, Morutan e Matteo Tramoni alle sue spalle. Il tecnico toscano è costretto a rinunciare a Torregrossa, Mastinu e Marin, gli ultimi due appiedati dal Giudice sportivo, ma ritrova in panchina il leader dei nerazzurri Caracciolo dopo il lungo stop dovuto al brutto infortunio al crociato.
Nel primo tempo è sostanzialmente la Reggina a fare la partita, abile a dettare i tempi nei movimenti senza palla non consentendo, di fatto, agli avversari di trovare i varchi giusti. Le uniche offensive verso lo specchio della porta portano il nome di Fabbian, con Nicolas che respinge in corner l’azione avviata da Hernani, dopo l’errore in fase di disimpegno da parte di Nagy e Rivas, conclusione da posizione defilata, il cui pallone finisce sull’esterno della rete complice la deviazione di Beruatto.
La ripresa inizia con l’ingresso in campo di Toure che rileva Esteves. L’andamento del match cambia e lo s’intuisce dalle primissime battute in cui l’atteggiamento del Pisa è più propositivo. Le conferme non tardano ad arrivare ed i primi segnali di scricchiolio si annidano con il retro passaggio corto di Terranova. Match che trova la chiave di svolta in favore dei toscani tra il 63′ ed il 70′: sette minuti in cui si assiste alla rete di Gargiulo. Cross di Calabresi, Sibilli colpisce la traversa con un colpo di testa, Gargiulo gode di assoluta libertà ed insacca a porta vuota (63′). Reggina in confusione. Pierozzi in scivolata stende Gliozzi in area, per l’arbitro è rigore che viene trasformato con freddezza da Gliozzi, bravo a spiazzare Contini (70′). Lo stesso Gliozzi potrebbe mandare in anticipo i titoli di coda alla gara, ma l’attaccante da posizione favorevole non inquadra il bersaglio.
La reazione degli amaranto è flebile e si esaurisce con Gori incapace di concludere davanti a Nicolas e il tentativo sopra la traversa ad opera di Crisetig. Nel finale c’è il tempo per il rosso a Buoah per trattenuta ai danni di Sibilli, facendosi ammonire per due volte con conseguente cartellino rosso nell’arco temporale di venti minuti, anche questo un dato su cui riflettere.