Reggina-Ascoli 1-0
Marcatore: 49’st Canotto.
Reggina (3-5-2): Contini; Loiacono (34’st Terranova), Camporese (17’st Gori), Gagliolo; Pierozzi, Fabbian, Majer, Hernani, Di Chiara (34’st Liotti); Strelec (34’st Galabinov), Rivas (26’pt Canotto). All.: Inzaghi (a d. Aglietti, Colombi, Bouah, Lombardi, Ricci)
Ascoli (4-3-1-2): Leali 6; Adjapong 6,, Botteghin 6, Simic;6, Giordano 6; Collocolo 6, Buchel 6 (24’st Giovane 6), Caligara 6 (36’st Lungoyi 6); Mendes 6 (27’st Proia 6); Forte 6 (27’st Dionisi 6), Gondo 6. All.: Breda 6.
Arb.: Fabbri (LoCicero-Galetto,_Giordano/Guida-Gariglio) 6.
Note: spettatori 15mila. Rec. 2′,5′. Espulsi Bellusci, Caligara.

Le pagelle

Contini 6,5: se l’è cavata egregiamente, a parte un mezzo pasticcio su corner, con la scusante del vento. D’altronde il suo limite è una certa indecisione sugli spioventi. Pur senza colpe particolari, se non la sfortuna di subire gol insoliti, Inzaghi lo ha relegato frettolosamente in panchina, salvo riproporlo da qualche giornata. Dai suoi piedi da centrocampista d’altri tempi è partita l’azione del gol. Siamo sicuri che non possa rappresentare una carta vincente?
Loiacono 6: tosto il compito di limitare la fisicità di Gondo. Riesumato per necessità, si meriterebbe la riconferma come prima riserva.
Camporese 6: prima di uscire per infortunio si è ricordato di quello che gli riusciva a Cosenza, andando vicino al gol su uno dei pochi servizi puliti di Hernani. Leader nella difesa a tre, un po’ meno sicuro in quella a quattro.
Gori 6: nella solita mezz’ora, non un minuto in più, impostagli da Inzaghi si è dato da fare, partecipando all’azione decisiva
Gagliolo 6: il suo diretto avversario, Forte, si è fatto vedere, ma senza incidere troppo. Salvando sulla linea ha lanciato Canotto verso una delle occasioni sprecate dal rossanese. Nel ritorno, ha contribuito a far perdere al reparto difensivo la sicurezza del girone di andata.
Pierozzi 6: sta avvertendo la fatica di aver tirato la carretta per un’intera stagione. Notevoli i progressi fatti, sotto tutti i punti vista, nel corso della stagione. E’ facile pronosticargli una carriera brillante
Fabbian 6: la semirovesciata ha reso giocabile la palla nell’azione della rete. I suoi inserimenti negli spazi liberi per l’assenza dell’attaccante di ruolo sono stati spesso decisivi. Da centrocampista puro si notano i piedi non proprio pulitissimi.
Majer 6: ha svolto il compitino. Molto rimpianto a Lecce durante il girone di andata; forse un po’ di meno nel ritorno
Hernani 6: non è stata una delle sue migliori giornate. Il costo (cartellino+ingaggio) del brasiliano impedirà il suo prosieguo, ma non il dispiacere di non poterlo rivedere in amaranto.
Di Chiara 6: ha sfiorato il palo con una bella punizione, e col passare del tempo ha perso lucidità. Esattamente come nel corso della stagione.
Liotti 6: poco spazio per lui. La stessa cosa in questo campionato, nonostante possa essere utilizzato in più zone del campo
Strelec 6: dopo aver sprecato sul fondo una delle poche intuizioni di Hernani, ha fatto tanto movimento con relativa concretezza
Galabinov 6: da fermo, ha fatto scorrere per pochi metri la palla in modo che Canotto proseguisse con regolarità la sua corsa verso la rete avversaria. Un gesto elementare, ma spesso sono mancate proprio le cose semplici.
Rivas 6: prima di uscire presto per infortunio, sempre lì ad aspettare una sua giocata decisiva, ma poi la realtà è stata piuttosto inconcludente, al pari di gran parte di questa stagione. Nel bilancio della società, dalla sua vendita sarebbe previsto un introito di due milioni di euro 
Canotto 6,5: la frenesia l’ha portato a sbagliare quasi l’impossibile. Ma il boato del Granillo sarà una delle cose che resteranno nella storia amaranto
Inzaghi 6,5: il colmo rischiare di ottenere uno dei rari pareggi della stagione proprio nell’unica occasione in cui sarebbe stato deleterio. Neppure un tiro in porta nonostante un intero primo tempo col forte vento a favore. Pur con maggiore approssimazione rispetto al palleggio degli uomini di Breda, nella ripresa sono sembrati più gli amaranto a cercare la vittoria, ancor di più nella fase finale. Apprezzabile il coraggio delle tre sostituzioni allo scadere. Bella la coralità dell’azione del gol, con i due attaccanti centrali a scambiarsi il pallone: e pensare che per gran parte del campionato non è stato schierato neppure uno.