Non poteva sbagliare ancora la Reggina, dopo le due sconfitte consecutive, per evitare che il suo cammino potesse prendere una brutta piega dai risvolti imprecisati. Ad aiutarla ci ha pensato l’Andria a cui, per quanto visto sul campo, il pareggio sarebbe pure potuto andare stretto, figurarsi la sconfitta. Però la vittoria della Reggina è stata legittimata dalle regole non scritte del calcio: a differenza dell’avversario che ha sprecato tanto, ha superato i momenti di difficoltà senza perdere la testa capitalizzando le rare occasioni avute.
Entrambe le compagini hanno affrontato la gara con qualche patema preventivo: gli amaranto, come detto, per riabilitarsi; i pugliesi alla ricerca della prima vittoria per abbandonare i bassifondi della classifica. Novità nella formazione schierata da Maurizi: il rientro in attacco di Bianchimano (dopo sei giornate di assenza per infortunio e ancora in precarie condizioni fisiche) e Sciamanna, e l’accantonamento in difesa di Gatti, piuttosto incerto nelle ultime esibizioni. Sin dall’inizio, l’Andria si è confermata squadra ostica, pronta a chiudere ogni possibilità di gioco alla Reggina, in evidente difficoltà a proporsi. L’intero primo tempo è stato dunque controllato agevolmente dai pugliesi che si sono resi pericolosi subito con un tiro da fuori, deviato sotto l’incrocio da Cucchietti. A parte un servizio di Bianchimano per Sciamanna, arrivato in ritardo sulla palla a tu per tu col portiere, gli amaranto sono stati costretti a contenere, sovrastati pure fisicamente.
Gli ultimi minuti del primo tempo sono stati emblematici per l’intera gara. L’ennesima palla persa in fase di disimpegno, stavolta da Mezavilla in evidente calo di condizione da alcune giornate, ha dato la possibilità all’Andria di rendersi pericolosa con un tiro deviato con la punta delle dita da un reattivo Cucchietti. Neppure il tempo di riprendersi dallo scampato pericolo, che i pugliesi hanno sprecato una facile opportunità dall’interno dell’area di rigore. La speranza degli amaranto era quella di riuscire ad arrivare indenni all’intervallo e invece sono imprevedibilmente passati in vantaggio: un tiro da fuori di Marino, smorzato da un difensore, è finito sui piedi di Bianchimano che, sul filo del fuorigioco solo davanti al portiere, non ci ha pensato due volte per battere a rete. Neppure il tempo di mettere la palla al centro che è arrivato l’ennesimo pericolo per la porta amaranto, con una deviazione sotto misura che per poco non ha beffato Cucchietti.

La ripresa

La ripresa è cominciata sulla falsariga del primo tempo, con un quarto d’ora di sofferenza amaranto: un palo colpito a portiere battuto, un tiro ben parato da Cucchietti, l’uscita dal campo del claudicante De Francesco e un’occasione a porta spalancata mandata alta da pochi metri. A questo punto, è stato chiaro che l’esito della gara fosse già scritto da qualche parte: i pugliesi si sono spenti, tranne il neo entrato Croce, che si è trovato un’assurda espulsione scalciando Cucchietti, mentre gli amaranto, ravvivati dall’ingresso di Tulissi (rientrato dopo cinque giornate) hanno cominciato a legittimare il vantaggio con tre opportunità in rapida successione: Di Filippo ha calciato addosso al portiere in uscita, bravo poi a deviare un tiro di Tulissi, e Mezavilla ha fatto le prove del raddoppio su azione di angolo, con un colpo di testa di poco fuori. Arrivato infatti su corner, Di Filippo ha travolto pure il compagno brasiliano mandando in elevazione la palla nell’angolino. C’è stato ancora il tempo per Porcino, in contropiede ad imitare gli avversari, spedendo in curva un pallone che sembrava destinato in rete. Sarebbe stato troppo. Le presenze in campo di Bianchimano e Tulissi, ai quali tra due settimane si aggiungerà quella di Di Livio, hanno dato la sensazione di alzare, e non di poco, il livello di pericolosità offensiva della squadra amaranto. Lo si vedrà presto nel duplice impegno contro avversarie tra le più in forma del momento: sabato prossimo la Reggina farà visita al Monopoli, sorpresa positiva della prima fase del torneo, e poi riceverà al ‘Granillo’ il Catania.

REGGINA – F. ANDRIA 2-0
Marcatori: 43’pt Bianchimano, 40’st Di Filippo

REGGINA: Cucchietti; Pasqualoni, Laezza, Di Filippo, Solerio; Mezavilla; Marino, De Francesco (Fortunato), Porcino; Bianchimano (Sparacello), Sciamanna (Tulissi). All.: Maurizi.
F. ANDRIA: Maurantonio; De Giorgi, Rada, Celli, Curcio; Matera, Piccinni (Esposito), Quinto (Bottalico); Barisic (Scaringella), Minicucci (Pipoli), Lattanzio (Croce). All.: Loseto
Arb.: Tursi (Conti-Lalomia)

Alcuni momenti del match

Un pensiero su “Reggina, riabilitazione riuscita: la partita in casa col Fidelis Andria termina 2-0”

Lascia un commento