Per una volta, la Reggina si è travestita da Catania ed è uscita vittoriosa dal ‘Granillo’ al termine di una gara che, soprattutto per buona parte del primo tempo, l’ha vista in balia dell’avversaria. Tante e clamorose sono state le occasioni per la compagine rosso azzurra, che neppure un vantaggio cospicuo a suo favore avrebbe potuto descrivere quanto accaduto sul terreno di gioco. Figurarsi allora come poter spiegare una vittoria amaranto arrivata sul fischio finale di sabato, se non attraverso una sorta di nemesi che stavolta ha fatto giustizia delle tante e brucianti mortificazioni sportive patite nella sua storia dalla Reggina quando ha ricevuto la visita del Catania. Le due squadre si sono avvicinate alla gara con opposte motivazioni: Reggina per allungare la mini serie di risultati utili e Catania deciso a riscattarsi dall’inopinata sconfitta interna che aveva interrotto un percorso di sei vittorie consecutive per proseguire la marcia verso la promozione. Modifiche a centrocampo nella formazione proposta da mister Maurizi, con l’esordio di Di Livio dopo la lunga squalifica per doping, il rientro di Mezavilla e l’accantonamento di Porcino. Quasi a confermare una sorta di impaccio nell’affrontare compagini di caratura superiore, come accaduto col Cosenza, l’approccio alla gara da parte degli amaranto non è stato dei più felici.

La partita

Lo striscione esposto in Curva Sud che ha generato un vespaio di polemiche

Nei primi dieci minuti il Catania, assoluto padrone del campo, ha avuto cinque nitide occasioni per passare in vantaggio, finite a fil di palo o sventate con bravura da Cucchietti. Nel momento in cui ci si aspettava l’inevitabile quanto meritato vantaggio catanese, è invece arrivato chissà come e da dove un lampo amaranto: lungo lancio di De Francesco arpionato in area da Bianchimano che, con un movimento a rientrare, ha messo a sedere il suo marcatore e trafitto sul primo palo il portiere ospite. Lo svantaggio per il Catania è sembrato un incidente di percorso, e la squadra di Lucarelli ha immediatamente ripreso il dominio della gara, anche se con minore insistenza, creando un altro paio di occasioni (una fuori di poco, un’altra sventata ancora da Cucchietti), con la Reggina che si è fatta viva con un’insistita azione di Di Livio sfumata al limite dell’area. Alle soglie dell’intervallo, in un’azione di contropiede nata da una palla banalmente persa sulla tre quarti, è arrivato il più che meritato pareggio etneo con un’azione da manuale conclusa da un cross preciso per la testa di Curiale, bravo a svettare tra i difensori amaranto.
Nel secondo tempo ci si aspettava l’ulteriore offensiva catanese, ma subito si è capito che la storia della gara sarebbe cambiata: è stata la Reggina a farsi più intraprendente, sia pur senza creare particolari pericoli. A quel punto la Curva Sud, che ha continuato la sua protesta restando in silenzio per tutto il primo tempo e lasciando ai trecento tifosi etnei il tifo sugli spalti, si è svegliata nella maniera peggiore possibile con l’insensato lancio di fumogeni in campo costringendo all’interruzione della gara. Per fortuna, alla ripresa del gioco, anche grazie all’ingresso tardivo di Porcino, che ha bloccato le incursioni avversarie imperversanti soprattutto a destra, la squadra amaranto ha proseguito nel controllo della situazione, imbrigliando un Catania molto meno spumeggiante. Gioco compreso tra le due aree, con due sole opportunità, una per parte, e partita avviata verso un pareggio che senz’altro accontentava gli amaranto e a quel punto pure gli etnei. Una grossa occasione per il Catania, finita alta da due passi, è sembrata il suggello finale. Ma, al penultimo minuto di recupero assegnato dall’incerto arbitro, De Francesco, con l’estremo barlume di energie, ha servito in piena area un pallone radente che ha tagliato l’intera difesa giungendo sui piedi di Bianchimano che, imitando Rivera nello storico Italia-Germania a Mexico 70, ha fatto esplodere il ‘Granillo’di una gioia imprevista!
Al di là del risultato che ha sorriso ai colori amaranto, è stata una gara intensa che avrebbe meritato un pubblico ben più numeroso dei poco più di duemila presenti. Nonostante la proclamata ‘giornata amaranto’ (o anche a causa di questa) sono stati davvero pochi, e non si può neppure dire buoni, considerata quella frangia di pseudo tifosi, sistemata in Curva Sud, che va allo stadio col solo scopo di manifestare la propria idiozia.

Reggina-Catania 2-1

Marcatori: 18’ pt Bianchimano, 43’ Curiale, 50’st Bianchimano.

Reggina: Cucchietti; Pasqualoni, Laezza, Di Filippo, Solerio; Marino (Garufi), Mezavilla (Porcino), De Francesco; Di Livio (Fortunato), Tulissi, Bianchimano. All.: Maurizi.

Catania: Pisseri, Aya, Tedeschi, Bogdan; Semenzato, Caccetta, Biagianti, Mazzarani (Correja), Marchese; Russotto, Curiale (Ripa). All.: Lucarelli.

Arb.: Maggioni (Moktar-Lombardo)

ALCUNI MOMENTI DEL MATCH

 

Un pensiero su “Reggina – Catania 2-1: vittoria col botto per una gara al cardiopalma”

Lascia un commento