Si sa, quando una squadra non funziona il primo a salire sul banco degli imputati è l’allenatore, in questo caso Giampiero Ventura. Se ci pensiamo bene, però, tutte le colpe non sono attribuibili a lui.  Diciamocela tutta, ci sono giocatori che in altri tempi non avrebbero varcato Coverciano; non facciamo nomi per correttezza, ma quella di ieri sera è stata una delle Nazionali più mediocri degli ultimi 60 anni. Le colpe sono anche di tutto il movimento del calcio italiano, che invece di valorizzare in prima squadra giovani autoctoni cresciuti nei propri settori giovanili pensa bene di tesserare coetanei stranieri, arricchendo e rinforzando altre nazionali. Va precisato che alcuni club come Juventus, Atalanta e Fiorentina, ad esempio, stanno lanciando giovani nazionali italiani, ma sono pur sempre pochi. Fino a che non capiremo tutto questo non cambierà mai nulla. Naturalmente ci auguriamo che gli azzurri, lunedì a San Siro, riescano a segnare almeno 2 reti per qualificarsi ai Mondiali russi del prossimo anno, ma vedendo il gioco espresso con la Svezia c’è poco da stare sereni.

Svezia-Italia: promossi e bocciati

L’unico che si salva dall’ 1-0 di ieri in casa Italia è il giocatore dello United Darmian che sfiora il gol e gioca una bella partita. Ennesimo flop in attacco per Belotti e Immobile, che in azzurro sembrano lontani parenti dei bomber che segnano a raffica in campionato. Pessima prestazione anche per Verratti, che combina solo danni e si procura un cartellino giallo che gli costerà un turno di stop per la partita di lunedì, ma alla luce delle sue scialbe prestazioni è un bene per tutta la Nazionale che non ci sia. Sfortunato invece il centrocampista giallo-rosso Daniele De Rossi: da una sua deviazione è infatti uscito il gol della Svezia. Infine, anche i cambi non hanno inciso: Eder e Insigne (ancora messo fuori ruolo) non toccano nemmeno palla. Ventura, mi chiedo, non sarebbe il caso di cambiare modulo mettendo i giocatori nel ruolo giusto?

 

 

 

 

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