Gelo al ‘Granillo’ domenica sera, con temperatura a -3, e non stiamo parlando di meteo. In una gara delicata per l’intera stagione, la Reggina ha subito un secco 0-3 ad opera della Sicula Leonzio, che ha preso un’imprevista boccata d’ossigeno dopo una serie di sette gare senza successi che hanno portato al cambio di panchina, con l’arrivo dell’ex amaranto Diana proprio durante la settimana. La squadra amaranto, invece, che avrebbe dovuto riscattare l’incredibile sconfitta subita ad opera del fanalino di coda Akragas e ritrovare la vittoria che manca ormai da sei turni, si è sciolta.
E’ evidente che la banda di mister Maurizi sta attraversando una pericolosa fase di involuzione collettiva, dalla quale non sembra intravedersi una via d’uscita. Prevedibile, lenta, svogliata, forse pure supponente, insomma tutto il contrario della squadra vista nelle prime giornate. Ogni partita sembra quella della ripresa, ma regolarmente alla fine si riduce all’ennesima delusione: i buoni propositi, espressi durante la settimana, in campo si rivelano solo chiacchiere. Neppure la riconferma per la prossima stagione del tecnico Maurizi, annunciata alla vigilia proprio per mandare un preciso segnale alla truppa amaranto, è servita a dare un minimo di scossa. Sembra quasi di rivedere il film della scorsa stagione: allora si era trovata la scusa che la squadra fosse stata allestita in tutta fretta e dunque fosse comprensibile un momento (durato poi tre mesi…) di appannamento, benché poi si è ‘scoperto’ che le motivazioni non fossero di natura tecnica. Stavolta si sta ripetendo un altro refrain stucchevole, quello della giovane età della rosa. Delle motivazioni, però, la classifica se ne frega e la compagine amaranto è precipitata in zona play out. Bisognerà vedere, ora, se avrà la capacità e la forza di risalire, anche se le ripetute prestazioni negative, pure con avversari in difficoltà, non lasciano intendere nulla di buono.

Il match

Che con la Leonzio ci sarebbero stati problemi si era capito da subito: è bastato un po’ di ordine in campo dei siciliani perché la Reggina andasse subito in difficoltà. Il gol del vantaggio, arrivato su rigore causato da un improvvido intervento di Mezavilla, è sembrato una normale conseguenza. Blanda e confusa la reazione amaranto con un tiro di Bianchimano, ma anche sfortunata, quando un’azione personale di Di Livio, dopo avere fatto fuori mezza squadra, si è conclusa sulla traversa. Senza ulteriori patemi, alla successiva occasione, sfruttando un infortunio di Solerio che ha reso libera la zona di competenza, la Leonzio ha raddoppiato. Fischi per gli amaranto nell’intervallo dallo scarso pubblico presente. Nella ripresa, la Reggina è sembrata scendere in campo con un piglio diverso: subito un’altra traversa colpita da Solerio, un po’ più di corsa e di pressione, ma idee inesistenti e la confusa reazione si è ben presto esaurita. Il colpo di grazia è arrivato alla mezz’ora con la terza rete ospite, nata da una palla persa a centrocampo. Due parate del portiere su tiri di Bianchimano e Tulissi e ancora un palo, il terzo, colpito di testa da Laezza hanno suggellato la serata negativa. Chiusura del girone di andata anticipata a venerdì in diretta televisiva sul campo della Juve Stabia: ma, dopo quattro sconfitte, nelle ultime cinque la Reggina non dovrà assolutamente tornare a mani vuote.

REGGINA – SICULA LEONZIO 0-3
Marcatori: 16’ pt Bollino, 39’, 18’st D’Angelo,

REGGINA: Cucchietti; Pasqualoni, Di Filippo, Laezza, Solerio; Fortunato (Marino), Mezavilla (Tulissi), De Francesco, Porcino; Di Livio; Bianchimano. All.: Maurizi
S. LEONZIO: Narciso; De Rossi, Camilleri, Gianola, Squillace; Esposito (Cozza), Davì, D’Angelo; Bollino (Russo), Tavares (Ferreira), Gammone (Aquilanti).  All.: Diana.
Arb.: Annaloro (Catamo-Rotondale)

Alcuni momenti della gara

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