Conferito a Reggio Calabria, presso la libreria “Nuova Ave”, un significativo riconoscimento all’ex presidente del Parco Nazionale d’Aspromonte Giuseppe Bombino, che lo scorso 5 agosto ha visto scadere il proprio mandato iniziato nel 2013; promotrici della consegna della targa-ricordo alcune associazioni attive in campo culturale, sociale, turistico ed ambientale, tra cui Italia Nostra, Touring Club Italiano, Club Alpino Italiano, Gente in Aspromonte, Gruppo Escursionisti d’Aspromonte e Legambiente Reggio Calabria.
Il grande merito del professor Bombino, hanno dichiarato i rappresentanti delle associazioni convenute, è stato quello di avere tolto, in cinque anni di presidenza dell’ente parco, quella tetra coltre di sfiducia e rassegnazione che da tempo attanagliava le comunità aspromontane ed essersi fatto ideatore e promotore di diverse attività ed iniziative volte alla riscoperta del massiccio reggino, della flora e la fauna dei suoi boschi, della sua cultura e delle tradizioni dei borghi arroccati lungo i crinali affacciati direttamente sul mare. “Gli sforzi del professor Bombino hanno portato ad un rinnovato interesse verso l’Aspromonte sotto un punto di vista veramente nuovo – hanno dichiarato i dirigenti del Club Alpino Italiano – ogni giorno riceviamo telefonate ed email da ogni parte d’Italia, la gente ci chiede informazioni per visite guidate, escursioni e percorsi itineranti da compiere in lungo e in largo sul nostro massiccio. E tutto questo grazie al grande lavoro dell’ex presidente ed alla sua visione differente di legalità e cultura; aggiungiamo quindi che bisogna portare avanti e concludere quanto iniziato da Bombino, perché grazie a lui abbiamo imboccato la strada verso un futuro di progresso ed opportunità e non vorremmo certo un ritorno al passato con un conseguente dissolvimento degli obiettivi raggiunti in questi ultimi cinque anni. Non possiamo far altro che ringraziare Bombino per aver creato una nuova visione dell’Aspromonte ed averla promossa e valorizzata soprattutto al di fuori dei confini calabresi”.

Le parole di Bombino

“Oggi, all’infuori dei riconoscimenti e le belle parole, mi sento in dovere di chiedere “scusa” – ha poi sorprendentemente dichiarato Bombino – chiedo scusa per le volte in cui non ho saputo ascoltare i cittadini, per ogni volta che ho frainteso qualcuno e per ciò che in questi cinque anni non sono purtroppo riuscito a fare, nonostante tutto il lavoro compiuto. Nello svolgimento del mandato conferitomi, ho sempre tenuta presente una sola ispirazione: sentire i reali bisogni della gente e l’unico obbligo auto-impostomi è stato quello di non tradire questa terra. Ecco perché voglio scusarmi: sono consapevole di quanto avrei potuto ancora fare, ma che non ho portato a termine; ho sempre ascoltato tutti e tutti hanno saputo ripagarmi della loro fiducia, in primo luogo le associazioni oggi qui accanto a me. Un’amministrazione o un ente deve essere in grado di stringere delle alleanze sul suo territorio per poter avviare dei percorsi di crescita; chi mi ha aiutato in questi anni ha saputo onorare tutti gli impegni che gli ho affidato e quindi i risultati attuali non sono quelli di Giuseppe Bombino e basta, ma sono i successi non solo degli uomini e delle donne operanti nel Parco, ma anche delle associazioni che vivono pienamente l’Aspromonte. Chi continuerà a lavorare per il nostro massiccio sarete voi, chi proseguirà per quella strada sarete sempre voi, io mi sono semplicemente limitato ad attingere dal vostro operato, consentitemi anzi di affermare che vi ho solo “copiato” nel modo di lavorare e di rapportarvi con gli abitanti dei paesi montani. Vi ho insomma seguiti passo passo ed ho imparato tutto da voi per poter affrontare al meglio il mio mandato appena concluso”.

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