Nell’anticipo della 26esima giornata di campionato, l’Inter ha perso a Cagliari ed è rimasta ferma a 47 punti, a +2 sul Milan e +3 sulla Roma. Per 80 minuti i sardi hanno dominato il campo grazie ad un’ottima organizzazione, una gara intensa e vincendo quasi ogni duello fino ai 10′ finali quando l’Inter, cercando di approfittare del calo dei rossoblu, ha sfiorato il pareggio, che sarebbe stato un autentico furto per quanto espresso dalle due squadre fino a quel momento. L’Inter è al momento l’immagine plastica dell’assurdità dell’esclusione e della rottura con Icardi, avvenuta nel momento topico della stagione.
L’ allenatore Luciano Spalletti continua a sottolineare alla società l’emergenza nella quale si è trovato a causa del caso Icardi, che sta mettendo a rischio l’intera stagione. Dopo Natale, infatti, l’Inter aveva 8 punti di vantaggio rispetto al Milan; adesso rischia di subire il sorpasso, nel caso in cui il Milan dovesse vincere questo pomeriggio con il Sassuolo. La situazione è ancora più difficile poiché non si intravede una via d’uscita. Alla vigilia della clamorosa sconfitta dell’Inter a Cagliari, Fabrizio Bocca, giornalista de “La Repubblica”, aveva attribuito a questioni di “becero” orgoglio la causa dei mali del club rossonero argomentando che tutti i protagonisti del “caso Icardi” ( lo stesso Icardi, Spaletti, Marotta, lo “spogliatoio”) sono divorati da un orgoglio che li porta ad infischiarsene dell’esistenza ben più importante dell’Inter, e ha concluso definendo l’intera vicenda una “piccola storia ignobile” sulla pelle della società nerazzurra e i suoi tifosi.

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