Immagini di Valentina Giannettoni

Sicuramente ieri a Lentini non abbiamo visto la solita Reggina, apparsa poco precisa soprattutto nei passaggi di prima. Primo tempo da dimenticare; da rilevare solo due occasioni di Denis e Blondett, entrambe però finite sul fondo. Il secondo tempo inizia decisamente meglio, anche se i padroni di casa riescono ad essere superiori, soprattutto sul piano fisico. Al 64′, il direttore di gara concede il rigore alla Sicula Leonzio, che segna con Scardina: un vero e proprio colpo in faccia per la Reggina, ma ne conseguirà una reazione furiosa della squadra allenata da Mimmo Toscano. Dopo infatti 2 soli minuti, Denis con un bellissimo colpo di testa riporta la Reggina in parità. Gli amaranto iniziano a credere nella vittoria, ma sbagliano 2 gol clamorosi a porta quasi sguarnita con Blondett e Rivas.
Nel finale la squadra di casa rimane in 10 per l’espulsione di Sosa, ma la partita sembra dirigersi verso la parità, mentre l’arbitro concede 5 minuti di recupero. E quando sembra che tutto stia per volgere al termine, Reginaldo stacca di testa grazie ad un bellissimo cross di Rolando portando in vantaggio la Reggina; sugli spalti e a bordo campo scoppia l’entusiasmo e non solo. Al fischio finale, alcuni componenti dei siciliani hanno infatti accusato il direttore di gara di aver palesemente aiutato la Reggina: affermazioni e accuse che non fanno certo bene al già compromesso e malandato campionato di Lega Pro.

La Lega Pro si ferma per il prossimo turno: il comunicato di Ghirelli

Il Presidente Francesco Ghirelli, tutti i componenti del Consiglio Direttivo e i Consiglieri Federali della Lega Pro rilasciano il seguente comunicato: “Abbiamo deciso che il primo turno del girone di ritorno del Campionato di Serie C, in programma il 21 e 22 dicembre p.v., non verrà disputato. Per rispetto alla disponibilità del Ministro dell’Economia e delle Finanze, Roberto Gualtieri, che ha convocato la FIGC mercoledì 18 dicembre p.v. per discutere la tematica della defiscalizzazione per i club di Lega Pro, sarà doveroso, all’esito dell’incontro, valutare con i club quanto concretamente emerso. I club di Serie C si sono dati regole rigorose per le iscrizioni al campionato e per i controlli durante lo stesso. C’è da fare altro? Sono pronti, l’operazione di rigore e pulizia proseguirà senza se e senza ma. Si stanno attrezzando per presentare progetti al Cipe, alla UE e a Sport e Salute. Si stanno dotando di strutture proprie, efficaci ed efficienti, per rispondere a questo sforzo progettuale ed innovativo. I club di Serie C formano giovani calciatori e calciatrici e, contemporaneamente, contribuiscono in modo decisivo a preservare i ragazzi e le ragazze dai pericoli della strada. Da qui nasce altresì la proposta dell’estensione della legge sull’apprendistato come fattore innovativo e cruciale. I club di Serie C fanno calcio e svolgono una funzione sociale presidiando il territorio.
La sostenibilità dei club è il nodo decisivo affinché l’esperienza originale del calcio dei Comuni d’Italia, il calcio dei pulmini, il calcio che rappresenta 60 città e 17 milioni di persone, abbia un presente ed un futuro. Decidere di fermarci non è stato semplice ed è stata una decisione a lungo meditata e travagliata. Abbiamo deciso di andare avanti perché devono dirci se serviamo per le funzioni che svolgiamo. Abbiamo chiesto la defiscalizzazione/credito di imposta. Per fare cosa? Per darci una mano ad abbassare i costi ed avere risorse da reinvestire in infrastrutture materiali (centri sportivi per i giovani) e in infrastrutture immateriali (formazione dei giovani). Questo comporterà cofinanziamento negli investimenti dei proprietari dei club, in un momento in cui è scarsa la fiducia nell’investimento in Italia. La Lega Pro, dopo aver definito le regole che allontanano i banditi, ora ha chiesto un segnale per conquistare la sostenibilità dei club.
Le risposte non ci sono, si continua con i rinvii. Ci fermiamo, il Campionato di Serie C riprenderà il 12 gennaio 2020. C’è il tempo necessario perché il Governo ed il Parlamento ci diano le risposte CONCRETE di cui abbiamo necessità. Quello che può succedere alla ripresa del campionato è facile da intuire, la nostra pazienza non c’è più e quindi continueremo la nostra battaglia”.