Antonio Criniti


In esclusiva ai microfoni di “A Punta di Penna”, Antonio Criniti, ex attaccante di Reggina e Catania rimasto nel cuore di entrambe le piazze. Abbiamo ascoltato il suo autorevole parere riguardo le due squadre, che domenica si affronteranno al Massimino.

Ciao Antonio, da doppio ex quale sei stato, come vedi il match di domenica al Massimino tra Catania e Reggina?

“Reggina e Catania oggi sono due realtà totalmente opposte, c’è ben poco da commentare. La Reggina ha le idee chiare perché ha saputo programmare, investire e sta oggi comandando meritatamente il girone. Discorso opposto per il Catania, dove è tutto da rifondare. Mi dispiace, avendo giocato lì per due anni. Catania merita di più. Parlando della gara di domenica, non credo che la Reggina si farà sfuggire questa occasione, Toscano è troppo furbo ed esperto per poter fallire gare di questo genere.”

Catania è la prima di tre sfide importanti che potranno decidere il futuro della Reggina. Pensi che gli amaranto allungheranno ulteriormente sulle loro inseguitrici ?

“A Catania, anche se la Reggina parte favorita, non sarà facile, perciò servirà il giusto atteggiamento. Poi ci sarà la Paganese al Granillo, ma successivamente il derby a Catanzaro, dove la Reggina troverà un ambiente caldo dopo le vicende del match d’andata. Se gli amaranto usciranno bene da queste tre gare, possono considerarsi al 75-80% in Serie B“.

Quale giocatore ti ha più impressionato in questa Reggina ?

“La Reggina ha una rosa forte in tutti i suoi componenti: ha un bel collettivo, ma se devo fare un nome dico Corazza. Mi ha sorpreso piacevolmente, ha disputato un gran girone d’andata segnando più di quanto abbia fatto finora in carriera. Attualmente è all’asciutto, ma si trovare sempre pronto, vedi l’occasione di lunedì contro la Ternana. La forza della Reggina, è che ha tutti i giocatori adatti alla piazza di Reggio Calabria, basti pensare a gente come Denis e Reginaldo, i quali hanno trascorsi importanti ma si sono messi a disposizione con grande professionalità e umiltà. Le altre squadre non sono così attrezzate: infatti, non avendo valide alternative ai titolari, crollano e sfumano l’obiettivo”.

Dalle tue parole si avverte che Reggio Calabria e la Reggina ti sono rimaste nel cuore, dico bene?

Reggio e la Reggina sono sempre nel mio cuore, da calabrese spero davvero che possa tornare in B. Ricordo quando arrivai in amaranto: mister Guerini cercava un giocatore con le mie caratteristiche e sono contento di aver dato il mio contributo in quella stagione, ma avevamo comunque un’ottima squadra. Insieme a Pasino aiutammo Dionigi a vincere la classifica cannonieri di Serie B. Quella Serie B era di un livello davvero elevato rispetto a quello attuale, c’era davvero tanta qualità tecnica”.