Foto – Valentina Giannettoni

Va in scena al Granillo il Monday-night tra Reggina e Salernitana, gara valida per la prima giornata di ritorno del campionato di serie B. Buonissima la prestazione offerta dai calciatori amaranto e, in particolare, degli ultimi acquisti Edera e Montalto, che hanno impensierito, senza fortuna, in diverse occasioni il portiere ospite Belec, sempre attento durante l’arco della serata.
Sugli scudi i due portieri. Infatti, oltre all’estremo difensore ospite, merita i primi titoli anche Nicolas, decisivo a dire di no sul penalty di Djuric, grazie ad un prodigioso intervento. Si cristallizza uno zero a zero, ma si è trattata di una gara intensa, piacevole. Unico a mancare, di fatto, lo spettacolo sulle tribune per un gemellaggio che avrebbe meritato tutt’altra cornice. Un legame fortissimo che lega le due tifoserie dall’86/87, che ha sempre regalato pagine di sport memorabili. Baroni propone subito titolari tre dei nuovi acquisti, ovvero Crimi al in mezzo, Edera esterno alto e Montalto in attacco. Nel corso del primo tempo è la Reggina a creare situazioni interessanti, grazie alla dinamicità di Ménez e ad un atteggiamento che porta gli amaranto ad aggredire gli avversari nella loro metàcampo. Le occasioni più pericolose sono di Ménez, palla di poco a lato, Edera spedisce alle stelle da pochi passi (forse, nell’occasione, un po’ sorpreso) e, al tramonto dei primi quarantacinque minuti di gioco, doppia chance di testa, con l’estremo difensore granata Belec che neutralizza una deviazione di un suo compagno e dice di no a Loiacono, lasciato tutto solo a colpire indisturbato su cross di Edera, protagonista di una buonissima prestazione.
Subito dopo l’intervallo, i padroni di casa vedono le streghe per un penalty (viziato da un fuorigioco iniziale) concesso alla Salernitana per fallo di Nicolas ai danni di Gondo. È strepitosa la parata del portiere amaranto che neutralizza il tiro di Djuric, distendendosi ottimamente alla sua destra. Scampato il pericolo, la Reggina si riproietta in avanti e nel capovolgimento di fronte recrimina per un netto calcio di rigore non assegnato per una trattenuta su Montalto: un secondo tempo vivace, dove entrambe le squadre cercano di portare a casa l’intera posta in palio, utile a soddisfare le rispettive esigenze di classifica. Per la Reggina occasioni per Bianchi e Montalto, per gli ospiti pericoloso Tutino, ma il risultato di parità non si schioda.
Arriva un punto che contribuisce a credere sempre di più ad un percorso di crescita lento, ma graduale che dovrà portare la Reggina lontano dalle sabbie mobili. Dalla gara contro la Salernitana emerge la consapevolezza che gli uomini di Baroni possono giocarsela contro chiunque, con l’obiettivo di dare un’impronta importante al campionato.