Tre partite in sette giorni. Si parte con la trasferta di domani all’Adriatico contro il Pescara, si prosegue nel turno infrasettimanale di mercoledì al Granillo contro la Virtus Entella, per poi chiudere il trittico di fuoco lunedì nel derby contro il Cosenza al San Vito Marulla, posticipo serale valido per la 23^ giornata.
Non si può parlare di gare decisive perché siamo soltanto all’inizio del girone di ritorno e, nel prosieguo, ci sono ancora tantissimi punti a disposizione. Di certo, e sul punto non ci si può nascondere, è arrivato il momento chiave della stagione della Reggina. Pescara, Entella e Cosenza rappresentano uno snodo essenziale per il cammino degli amaranto. Molto dipenderà dal risultato che ne scaturirà poiché, classifica alla mano, sono tre gli scontri diretti da non sbagliare per non rischiare di rimanere in zona rossa – e non ci riferisce a quella di altri contesti – con l’incubo di non riuscire a riportare la barca in porti più tranquilli.
Nelle prossime due trasferte – poco o nulla importa perché, senza tifosi al seguito, il fattore campo crolla come un castello di sabbia – con in mezzo la gara casalinga, a contare saranno le motivazioni di un gruppo molto rinnovato dopo la finestra di Gennaio e che dovrà dimostrare di avere nelle corde quelle qualità viste in poche occasioni. Si diceva poc’anzi di motivazioni: sono sempre queste a fare la differenza. La gara contro la Salernitana ha dato il segnale che ce ne sono tante, in particolare da Crimi, Edera e Montalto – in attesa degli altri – i primi acquisti subito scesi in campo che hanno dimostrato, con la loro prestazione, di essersi bene integrati con il resto della squadra. Ulteriore pillola di conforto è data da una fisionomia chiara impressa da mister Baroni che ha saputo dare maggiore brio alla manovra, puntando ad una necessaria concretezza sotto porta da ricercare nei piedi di Okwonkwo e del giovane Petrelli, di cui si dice un gran bene.
E’ arrivato il momento di dare tutto!