In diretta streaming sul canale ufficiale amaranto sono stati presentati i nuovi acquisti della Reggina.

Marco Crimi

“Le mie prime impressioni su questo gruppo sono positive, nonostante le assenze con la Salernitana abbiamo giocato molto bene. A noi nuovi arrivi ci hanno messo immediatamente a nostro agio: non abbiamo avuto nessuna difficoltà di ambientamento. La trattativa con la Reggina è stata velocissima, in due giorni il mio procuratore mi ha detto dell’interesse del club amaranto ed io ho dato immediata disponibilità a trasferirmi a Reggio. Non pensavo che la Reggina si sarebbe trovata a lottare per la salvezza, soprattutto ad inizio campionato pensavo potesse lottare per le zone alte della classifica. L’essermi avvicinato a casa non è stato il motivo della mia scelta di sposare la causa amaranto, l’ambiente amaranto, nonostante la classifica deficitaria, è positivo e carico come si evince dall’ultima partita in cui si è creato tanto, ma non abbiamo portato a casa i tre punti. Secondo me, la situazione della zona salvezza dipende molto dai risultati e non tanto dalle belle prestazioni, basta fare qualche risultato positivo per risollevare la testa e magari pensare anche ad un’altro tipo di campionato. La piazza di Reggio, vista da lontano, mi ha sempre affascinato per il calore del pubblico; purtroppo, causa Covid, non potremo avere i tifosi allo stadio, ma il popolo reggino mi sta dimostrando lo stesso calore attraverso i miei canali social”.

Simone Edera

“Ho scelto la Reggina perché è stata la società che mi ha voluto più di tutti: è un club che ha tante ambizioni e progetti e quindi io sono venuto qui per mettermi in gioco e la Reggina, per quello che mi riguarda, è il posto migliore per farlo. Con la Salernitana mi è dispiaciuto non aver segnato, ma non mi aspettavo che Montalto non prendesse la palla. La Serie B non è un campionato facile, sono in una squadra di qualità e molto forte che non rispecchia certo l’attuale classifica e sono sicuro che da qui alla fine della stagione potremmo toglierci delle grandi soddisfazioni. Spesso noi giovani italiani siamo messi in secondo piano rispetto magari ad un giocatore dello stesso anno ma straniero, ma se un giocatore è forte, il valore viene fuori comunque. Con Sinisa Mihajlovic ho avuto un bellissimo rapporto e Baroni applica lo stesso tipo di modulo 4-2-3-1 con gli attaccanti e gli esterni votati alla fase d’attacco. Baroni mi ha chiamato per convincermi ad accettare la Reggina; non vi nascondo che la sua volontà di volermi in maglia amaranto è stata fondamentale. Da Reggio Calabria sono passati giocatori davvero importanti. Anche se ero piccolino, seguivo la Reggina negli anni di Serie A“.

Elia Petrelli

“Sicuramente questa sarà una grande esperienza per me, anche perché è la prima. Sono entrato in una squadra forte e me ne sono subito reso conto dai primi allenamenti, spero di poter dare il mio contributo per la causa amaranto. Quando la Reggina era in nella massima serie, ero veramente piccolo, avevo circa 3-4 anni e non ricordo molto. Come prima impressione, qua mi trovo veramente bene, è un posto bellissimo e la gente è molto calorosa, anche dai social lo sto notando e sicuramente per me sarà una grande spinta. Siamo penalizzati dal fatto che non ci sia il pubblico, perché ci avrebbe dato sicuramente una spinta in più per portare a termine i nostri obiettivi. Voglio dare una mano alla Reggina per raggiungere il nostro obiettivo. Voglio farmi notare dato che è la mia prima esperienza fra i professionisti e spero di poter segnare qualche gol. Non ho mai parlato con Mister Pirlo della sua esperienza qui a Reggio; mi sono allenato poche volte con la prima squadra della Juventus in questo anno e quindi non ho avuto modo di chiedergli della sua esperienza con la maglia amaranto. Arrivo a Reggio dopo un periodo di stop a causa di una distorsione alla caviglia destra, sto recuperando e mi sto allenando bene e spero di essere presente a Pescara sabato prossimo. Sono una punta centrale: Denis, Menez e Montalto sono tre grandi giocatori e lo noto vedendoli dal vivo in allenamento, sicuramente mi possono aiutare tanto a crescere. Quello a cui mi sento più vicino, e sicuramente cercherò di carpirne molti aneddoti, è sicuramente German Denis”.