“E’ un’emozione incredibile, devo ancora metabolizzare. Ci ho creduto fino alla fine. Sono contentissima, va bene lo stesso così.”
Sono le prime parole di Enza Petrilli, pronunciate a caldo ai microfoni Rai, a conclusione di una finale fantastica. Allo Yumenoshima Park Archery Field di Tokyo il cielo è azzurro.
Le 72 frecce di ranking round si tingono d’azzurro. La Taurianovese Enza conquista la medaglia d’argento, nella categoria women’s individual recurve – open. In finale viene sconfitta dall’iraniana Zahra Nemati, n.3 nel ranking mondiale, con il punteggio di 6-5, in una gara dove l’arciera italiana prima và sotto, poi si rende protagonista di una rimonta incredibile grazie ai punteggi bassi dell’avversaria.
A tradirla è stata l’ultima freccia agli shoot off. Ma la storia non cambia. L’argento conquistato da Enza è qualcosa di meraviglioso; una gara che profuma di capolavoro e ripaga cinque anni di sacrifici e duro lavoro. Una rivincita straordinaria (dopo l’incidente) che la fa salire sul secondo gradino del podio. È stata un’impresa vincere l’argento per un’atleta giunta a Tokyo da esordiente assoluta.
Ha superato agli ottavi Imalia Oktrininda (Aus) con il punteggio di 6-0,
ai quarti di finale la britannica Hazel Chaisty con il punteggio di 6-2, dopodichè, in una semifinale al cardiopalma sconfigge la fortissima cinese Wu Chunyan all’shoot-off decisivo per 6-5.