Immagini – Valentina Giannettoni

Il sodalizio continua: qualche giorno fa, Massimo Taibi ha rinnovato il suo contratto di Ds della Reggina, prolungando la sua permanenza nel club amaranto fino al 2024. E oggi ha voluto ufficializzarlo davanti ai cronisti presso la sala stampa dello stadio Granillo: “Ringrazio il presidente Gallo per la fiducia che ha voluto accordarmi nuovamente – ha esordito Taibi – per me, questo è un rinnovo che mi consente di continuare lungo il percorso che ci ha fatto (ri)abbracciare la serie B e di restare in una città come Reggio Calabria che ormai da anni sento mia, avendomi praticamente adottato. Il calciomercato è finito e volevo condividere con voi tutto ciò che è stato fatto”.
Dopodiché, il ds ha gradualmente espresso il suo pensiero su molte questioni rispondendo alle domande dei giornalisti: “Il calciomercato di quest’anno si è rivelato complicatissimo in quanto post Covid – ha detto – ma mi auguro che i nuovi acquisti riescano a dare grandi soddisfazioni ai tifosi amaranto. Mister Aglietti è un uomo di grande spessore: molto legato a Reggio come me, insieme siamo stati in grado di costruire un team che coincidesse con le nostre idee sportive. La riconferma di Jeremy Menèz – ha poi proseguito – è stata motivata dal fatto che non trovavo nessun altro calciatore migliore di lui; con Mangiarano (l’ex Dg amaranto, n.d.r.) il rapporto professionale è stato ottimo e posso solo ringraziarlo, mentre di Tempestilli preferisco non parlare”.
Taibi ha poi spiegato i suoi criteri nel condurre le trattative di mercato: “Io tratto solo con i calciatori bravi, senza pensare troppo a chi potrebbe essere davvero il numero 1 – ha dichiarato – Galabinov, per esempio, ai nostri occhi è subito parso l’elemento giusto per noi. Diverse trattative possono andare male, a volte anche per un errore di valutazione da parte mia: avremmo potuto ingaggiare altri giocatori, tutti di grande bravura, ma purtroppo non è stato possibile. Se poi dovesse presentarsi la possibilità di comprare alcune delle persone che abbiamo preso in prestito, allora lo faremo. Stiamo pensando soprattutto alla monetizzazione, ma anche all’aspetto organizzativo“. Una riorganizzazione rivolta particolarmente alla Primavera: “Non potevamo certo concentrarci solo sull’11 titolare e quindi abbiamo voluto rinforzare un po’ il settore giovanile con un paio di giocatori classe 2002-2003. In questi ultimi anni, molto è cresciuto e siamo sicuri che, tra qualche tempo, arriveranno più elementi per la Primavera come ai tempi di Foti. Nella Reggina abbiamo appena reclutato giovani interessanti come Cortinovis e Amione, che hanno diritto ad avere più spazio; se dovessi vedere che ci sono alternative, allora cambierò percorso, ma l’importante è che i giocatori soddisfino le nostre esigenze” ha poi concluso.