Non bastava la grande tristezza del settore ospiti del Barbera VUOTO senza neppure l’ombra di una sciarpa amaranto, non bastava una Reggina in evidente affaticamento fisico (palese soprattutto in Di Chiara e Gagliolo), ci mancava pure un certo marcato accanimento del direttore di gara nei confronti degli amaranto: un rigore al 67′ su Gagliolo impossibile da non notare (hanno persino controllato sull’ormai ansiogeno Var).
Ad ogni modo, ieri si è assistito ad una gara in terra palermitana impregnata di un evidente nervosismo in seno ad entrambe le compagini (chi per un motivo, chi per un altro), con momenti al cardiopalma alternati ad altri a encefalogramma piatto (soprattutto, purtroppo, con protagonista la Reggina che talaltro ha confermato di non riuscire proprio a vincere a Palermo da un cinquantennio).
Non che i palermitani abbiano fatto meglio di noi, e non lo sosteniamo per la delusione di una sconfitta che poteva anche risolversi tranquillamente in un pareggio certamente più indolore: il nostro portiere Contini, a parte alcuni interventi, non è stato particolarmente occupato dagli avversari rosanero (belle le sue parate all’11’ del primo tempo e, soprattutto, durante i minuti di recupero quando ha fermato un rigore che poteva comportare la tripletta per i palermitani) ed in generale, la squadra di casa è stata tenuta a bada dai nostri ragazzi, avendo giocato comunque discretamente come la Reggina.
Ma va detto che verso la fine del secondo tempo, e durante i sei minuti di recupero, è scoppiato il delirio: ammonizioni su ammonizioni per i giocatori amaranto (con Majer persino espulso proprio sul 90′, cartellino rosso, però, da rivedere perché l’arbitro aveva richiesto l’ausilio del Var), al punto tale da innervosire la Reggina, che fino al 96′ ha agito in perenne affanno e condannata dagli episodi susseguitisi in campo, alcuni dei quali anche forzati sempre per alcune scelte opinabili del direttore di gara.
Detto questo, ci sentiamo però in dovere di spendere due parole di critica per gli amaranto: bisognerebbe far rifiatare alcuni elementi in chiaro appannamento, il che non significa bocciarli in toto, ma, dato appunto il minutaggio superiore che hanno fatto, avrebbero bisogno di riprendersi. Piccolo dato: la Reggina, nella sola partita di ieri, ha subito nove contropiede da parte del Palermo, un dettaglio non di poco conto. Ma, pensando alla prossima gara contro il Pisa, un avversario di indubbia qualità, la squadra deve assolutamente cambiare marcia.