(immagini di Antonello Placanica)

Coerentemente con quanto accaduto nel corso della settimana, la Reggina l’ha chiusa con una pesante sconfitta a Vibo Valentia dove è stata costretta a giocare la gara di campionato. Troppo brutta per essere vera la squadra amaranto, ma brutto è stato pure l’essere stata forzata ad emigrare a Vibo per via dei tiranti della copertura della tribuna (evidentemente agibile a Ferragosto, ma non dopo festa di Madonna!) ed ancor più la mancata presentazione della nuova fideiussione per la partecipazione al campionato.

La partita

Vera o meno, quella vista al ‘Razza’ ha fatto il paio con la Reggina brutta e estremamente fragile di Trapani. Subìto il gol, la squadra amaranto si è afflosciata e consegnata al destino senza colpo ferire. Giusto il tempo di sistemarsi che al primo affondo, favorito da un’incomprensione a centrocampo di due difensori amaranto, il Monopoli è passato in vantaggio grazie ad un colpo di testa deviato, ma non fermato da Confente, con pallone successivamente depositato in rete a porta vuota. Reazione reggina nulla, a meno che non si voglia considerare tale un cross di Mastrippolito che ha attraversato l’intera area. E praticamente dal nulla è arrivato il pareggio, grazie all’unica volta che Sandomenico è riuscito a superare il diretto avversario mettendo in area un pallone che, tra respinta del portiere, confusione e tiro sulla traversa di Salandria, è finito in rete con colpo di testa di Tulissi. Per il resto, era evidente che i pugliesi fossero più in palla, avendo regolarmente la meglio nei contrasti aerei o a terra e conquistando tutti i palloni vaganti o respinti.
Dopo meno di cinque minuti della ripresa, con un’azione da manuale con corsa sulla sinistra, cross dal fondo, velo di un giocatore e tocco morbido dal limite il Monopoli si è riportato in vantaggio. Reazione della Reggina non pervenuta e stavolta gli uomini guidati dall’ex amaranto Scienza hanno continuato ad affondare i colpi per mettere al sicuro un risultato comunque mai realmente in discussione. Inutile la girandola di cambi da parte di mister Cevoli, con Petermann e soprattutto Sandomenico a contestare platealmente la sostituzione. Un salvataggio sulla linea con successiva parata di Confente e un contropiede fuori di poco hanno fatto da prologo alla terza rete pugliese nata dagli sviluppi di un calcio d’angolo…battuto dagli amaranto! Il fischio finale dell’arbitro è stato una liberazione per quel paio di centinaia di tifosi amaranto presenti, alcuni dei quali sono pure riusciti a trovare la forza di contestare.
Dopo appena tre gare di campionato, il cammino per la Reggina è già diventato impervio: troppa confusione in campo, nella testa del tecnico e nelle gambe dei giocatori. Il derby di sabato prossimo a Catanzaro è la migliore o peggiore partita che potesse capitare in questo momento. Non resta che appigliarsi a quanto accaduto lo scorso anno, quando proprio una non pronosticata vittoria ha insperabilmente interrotto la crisi della squadra amaranto. Ma allora si era alla prima giornata di ritorno: stavolta la consapevolezza di dover uscire già da subito da una crisi è paradossale e preoccupante.

REGGINA – MONOPOLI 1-3
Marcatori: 6’pt De Angelis, 37’ Tulissi, 5’st Sounas, 31’ Mangni,

REGGINA: Confente; Kirwan, Conson, Solini, Mastrippolito; Salandria, Petermann (Emmausso), Marino (Zibert); Tulissi (Ungaro), Maritato (Tassi), Sandomenico (Franchini). All.: Cevoli
MONOPOLI: Pissardo; Rota, De Franco, Mercadante; Fabris, Scoppa (Maimone), Sounas (Montinaro), Zampa, Donnarumma (Pierfederici); Berardi (Mendicino), De Angelis (Mangni) All.: Scienza
Arb.: Pashuku (Conti – De Pasquale)

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