Un vero e proprio terremoto quello che sta prendendo forma in questi giorni in casa Rai. A Viale Mazzini c’è odore di cambiamento: protagonisti indiscussi di questa rivoluzione nella TV generalista sono due volti noti della satira e del giornalismo d’inchiesta: Daniele Luttazzi e Federica Sciarelli.

Un addio annunciato

Federica Sciarelli sta a “Chi l’ha visto?” come Milena Gabanelli stava a “Report”. Entrambe sono state e saranno sempre due volti noti di Rai Tre, due icone del giornalismo che hanno reso grande la terza rete. Nelle scorse ore, però, è giunta come un fulmine a ciel sereno la notizia secondo la quale la bionda padrona di casa di “Chi l’ha visto?” sarebbe pronta a lasciar andare la sua creatura. “I nostri casi di scomparsi durano anni – aveva raccontato la conduttrice del contenitore di cronaca nera in una passata intervista – non stacchi. Sei sempre a contatto con i familiari. […] Tutti noi siamo come spugne, assorbiamo il dolore della gente“.
Alla Sciarelli mancherebbero, insomma, il giusto distacco e le energie necessarie per mandare avanti il programma, magistralmente condotto dalla donna per ben 15 anni. La giornalista ha trattato nel corso di questi anni alcune delle più scottanti inchieste di cronaca nera nazionali e non (tra le quali l’assassinio di Ilaria Alpi, la scomparsa di Emanuela Orlandi, la sparizione e il (presunto) omicidio di Roberta Ragusa, il caso Marco Vannini) equilibrando sapientemente obiettività e pathos. Al suo posto potrebbe prendere in mano le redini della trasmissione la nota criminologa Roberta Bruzzone, presenza fissa nel talk show “Porta a Porta” condotto da Bruno Vespa.

Un ritorno insperato

Parallelamente all’addio della Sciarelli (che resterà, a quanto pare, in casa Rai conducendo un talk show politico), la tv nazionale porta a casa un colpo da maestro. Si deve al Direttore di Rai Due Carlo Freccero il gran ritorno nella TV generalista della leggenda della satira politica, quel Daniele Luttazzi che, nel lontano 2002, fu condannato all’esilio televisivo pubblico per aver osato “parlar male” dell’allora Premier Silvio Berlusconi. All’origine dell’emissione del cosiddetto “editto bulgaro“, ben 17 anni fa, ci fu l’intervista che Luttazzi fece a Marco Travaglio, autore a quei tempi di un libro (“L’odore dei soldi”) nel quale il giornalista forniva la sua versione dei fatti sull’ascesa del Cavaliere, durante la celeberrima trasmissione “Satyricon“.
Assieme al comico riminese, anche Michele Santoro ed Enzo Biagi furono allontanati dalla Rai con la pesante accusa di aver fatto un uso “criminoso” della televisione pubblica. Luttazzi tornerà sui nostri schermi il prossimo autunno, con uno show in otto puntate dove probabilmente tornerà a fare ciò che gli riesce meglio: pungente satira.