Definiti i risultati del primo turno, con tutti gli strascichi che hanno lasciato, le coalizioni scaldano i motori in vista del ballottaggio di domenica e lunedì prossimi che vedrà contrapposti l’uscente sindaco Giuseppe Falcomata’ per il centrosinistra e il dottor Antonino Minicuci per il centrodestra.
Proprio in quest’ultima coalizione sembra sia tornata la piena armonia tra le diverse anime che compongono il suo schieramento. Alla conferenza stampa tenutasi ieri presso il Coordinamento Provinciale di Forza Italia, gli esponenti dei partiti e delle liste civiche sostenitrici della candidatura di Minicuci hanno rinsaldato le fila in vista del ballottaggio. In particolare, il “padrone di casa” Francesco Cannizzaro, ringalluzzito dallo straordinario risultato della propria lista e in particolare dei candidati da lui “sponsorizzati”, ha rilanciato la sfida a Falcomata’, accusando il sindaco uscente di strumentalizzare il falso problema legato al fatto che la scelta di Minicuci sia stata imposta dalla Lega di Salvini. Cannizzaro ha dichiarato come questa sia una sfida tra il buon governo e la pessima amministrazione di Falcomata’ vista in questi anni; il centrodestra, pur non avendo stretto apparentamenti con nessuno degli altri candidati a Sindaco, si rivolge ai reggini che hanno scelto le altre coalizioni al primo turno per un voto che vada oltre gli schieramenti politici, ma che guardi al bene della città.
Dal canto suo, Minicuci si prepara a questi ultimi giorni di campagna elettorale tra un incontro e l’altro; comunque, sempre nella conferenza stampa di ieri, il candidato a Sindaco ha dichiarato che, in caso di vittoria, nei ruoli chiave dell’ amministrazione vi saranno personalità competenti, non legati alla politica: “Con me – ha dichiarato Minicuci – finirà l’epoca dei compagni di calcetto“, chiaro riferimento ad alcuni esponenti della giunta Falcomata’. Insomma, da qui a domenica ne sentiremo e ne vedremo proprio delle belle: la partita sembra aperta, ma non si risparmiano le schermaglie, i colpi bassi (anche sui social) alla disperata ricerca dell’ ultimo voto.