Tutela e valorizzazione del patrimonio arboreo non solo al fine di preservarne l’equilibrio ecologico, ma anche per fare di Reggio Calabria una città eco-sostenibile con spazi verdi ben integrati nel tessuto urbano: questo il tema (e l’obiettivo) dell’affollato incontro-dibattito con la cittadinanza tenutosi oggi presso la sala “Giuditta Levato” del reggino Palazzo Campanella ed organizzato dal Movimento Nazionale per la Sovranità, a cui hanno preso parte, tra gli altri, il coordinatore provinciale del movimento Ernesto Siclari, il consigliere regionale Alessandro Nicolò, Giuseppe Bombino, consigliere dell’ordine dei Dottori Agronomi e Forestali di Reggio, i docenti di Agraria dell’Università Mediterranea Giuseppe Zimbalatti e Carmelo Musarella, e la presidente dell’Ordine degli Agronomi e Forestali Francesca Giuffrè. L’incontro, ha spiegato Nicolò, è stato indetto per poter udire, direttamente dalle bocche degli esperti, tutte le ipotesi tecnico-scientifiche elaborate nell’ambito dell’annosa questione della manutenzione e tutela del patrimonio arboreo di Reggio e provincia, in primo luogo i maestosi e storici alberi della via Marina e della Villa Comunale, e di tutte le tipologie boschive presenti nel variegato (ed ancora misconosciuto) ecosistema calabrese.
“Il nostro patrimonio arboreo è di vitale importanza per la città – ha poi esordito Siclari – e gli alberi secolari della via Marina necessitano di una giusta manutenzione. Il presupposto per cui ci siamo rivolti al mondo accademico è questo: elaborare una concreta pianificazione di giusti interventi che, da un lato, consentano di non temere più che gli alberi del Lungomare ci cadano in testa e, dall’altro, di incrementare e promuovere il loro potenziale turistico. La tutela degli alberi e delle piante, infatti, può condurre ad un’idea di sviluppo e risorsa per il nostro territorio metropolitano”. L’idea, è stato precisato, sarebbe quella di costituire un laboratorio istituzionale di preservazione ecologica che duri poi nel tempo: “Non vogliamo certo sostituirci all’amministrazione comunale – ha dichiarato Nicolò – ma vorremmo dare un forte impulso per ciò che è giusto fare per la città”.
“Il dibattito di oggi affronta un argomento estremamente importante, ma anche ampio e complesso – ha poi detto Zimbalatti – e non può assolutamente ridursi a discorsi sulla bellezza panoramica della via Marina o della Villa. Il nostro patrimonio arboreo è il frutto di un’ecosistema molto importante e caratteristico della nostra città: la provincia reggina è composta per buona parte da territori montani e collinari, una caratteristica che, nei secoli, si è rivelata molto importante dal punto di vista sociale e culturale dato che la nostra stessa vita è stata influenzata da questa orografia frastagliata (basti pensare alle comunità auto-isolatesi sui crinali dell’Aspromonte per sfuggire alle incursioni piratesche lungo la costa). Da noi quindi si possono creare diverse realtà bioetiche boschive, perché nel reggino (a dispetto dei luoghi comuni) la montagna conferisce di riflesso una grande bellezza anche alla zona costiera. Quasi nessuno lo sa, ma in Calabria esistono circa 15 tipologie di boschi“.
“La manutenzione degli alberi e delle piante non si può condurre con metodi poco ortodossi o sbrigativi, come inserire il cemento all’interno dei tronchi e delle radici oppure piantare i pini marittimi lungo i viali cittadini – ha poi aggiunto Musarella – bisogna invece praticarla con criteri che rispettino la struttura biologica delle piante e, in generale, l’ecologia dello spazio in cui esse vengono inserite”.

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